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GUERRA IN UCRAINA

Un bossolo per Macron: «Tutte le nostre vittime sono sulla vostra coscienza»

Un politico russo ha inviato un messaggio intimidatorio al presidente della Repubblica francese
Reuters
Un bossolo per Macron: «Tutte le nostre vittime sono sulla vostra coscienza»
Un politico russo ha inviato un messaggio intimidatorio al presidente della Repubblica francese
MOSCA / PARIGI - È un pacchetto singolare quello inviato al presidente della Repubblica francese. Emmanuel Macron è il destinatario di uno shrapnel, un proiettile di schegge. Il mittente è l'ex direttore generale dell'agenzia spa...

MOSCA / PARIGI - È un pacchetto singolare quello inviato al presidente della Repubblica francese. Emmanuel Macron è il destinatario di uno shrapnel, un proiettile di schegge. Il mittente è l'ex direttore generale dell'agenzia spaziale Roscosmos, Dmitri Rogozine, che è stato ferito alla schiena alcune settimane fa proprio dal colpo in questione.

Il proiettile, secondo il politico russo, oggi a capo di un consiglio militare delle forze separatiste in Ucraina, sarebbe stato sparato da un cannone francese César, che Parigi ha fornito a Kiev. L'episodio risale al 22 dicembre, quando Rogozine si trovava in un ristorante a Donetsk, dove si stava tenendo una riunione di lavoro. Una serie di bombardamenti delle forze ucraine ha colpito proprio l'edificio in cui era presente il politico.

Ora su Telegram scrive di aver inviato all'ambasciatore francese a Mosca Pierre Levy il seguente messaggio, riportato anche da FranceInfo: «Insieme alla mia lettera troverà in questa busta un frammento di proiettile dell'artiglieria francese César da 155 millimetri». Rogozine aveva infatti affermato nel mese di dicembre di essere stato portato in ospedale dopo il presunto attacco, dove era stato estratto dalla sua scapola destra un pezzo di shrapnel.

«Tutte le nostre vittime sono sulla vostra coscienza», scrive ancora Rogozine nella lettera all'ambasciatore. «Le chiedo di consegnare questo frammento al presidente della Repubblica francese e di dirgli che non lasceremo che nessuno rifugga dalle responsabilità dei crimini di guerra». L'ambasciata francese a Mosca non ha commentato l'accaduto.

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