Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Berna esorta: «Svizzeri, lasciate l'Iran»

Il Dipartimento federale degli affari esteri svizzero consiglia ai cittadini di lasciare l'Iran con i propri mezzi.
AFP
Fonte ATS
Berna esorta: «Svizzeri, lasciate l'Iran»
Il Dipartimento federale degli affari esteri svizzero consiglia ai cittadini di lasciare l'Iran con i propri mezzi.
BERNA - Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) consiglia ai cittadini svizzeri di lasciare l'Iran. La situazione nella regione è incandescente dopo che Teheran ieri ha lanciato un attacco contro Israele per vendicare la morte di vari le...

BERNA - Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) consiglia ai cittadini svizzeri di lasciare l'Iran. La situazione nella regione è incandescente dopo che Teheran ieri ha lanciato un attacco contro Israele per vendicare la morte di vari leader di Hezbollah e Hamas.

Alle persone di passaporto rossocrociato viene suggerito di abbandonare l'Iran con i propri mezzi, si legge sulla pagina web dei servizi di Ignazio Cassis dedicata ai viaggi nel Paese asiatico.

L'evoluzione della situazione è molto incerta, viene aggiunto. Si sconsiglia inoltre di recarsi in Iran, una raccomandazione che già esisteva ed è stata mantenuta. Secondo il DFAE, nel 2022 179 cittadini svizzeri risiedevano nella Repubblica islamica.

Teheran ha lanciato 200 missili contro lo Stato ebraico nella sua rappresaglia di ieri sera. "L'Iran ha commesso un grave errore e ne pagherà il prezzo", ha già minacciosamente avvertito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE