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CANTONE«Con ErreDiPi nella Cassa pensioni, privilegi anacronistici e contribuenti spremuti»

30.05.24 - 12:00
La Lega dei Ticinesi attacca senza indugi e rilancia l'invito a votare "no" sulle misure di compensazione il prossimo 9 giugno
Ti-Press
Fonte Lega dei ticinesi
«Con ErreDiPi nella Cassa pensioni, privilegi anacronistici e contribuenti spremuti»
La Lega dei Ticinesi attacca senza indugi e rilancia l'invito a votare "no" sulle misure di compensazione il prossimo 9 giugno

BELLINZONA - L'exploit di ErreDiPi che ha piazzato tre dei suoi rappresentanti nel Cda dell'Istituto di previdenza del Canton Ticino, ha scatena un'immediata e veemente risposta da parte della Lega dei Ticinesi.

L'attacco del loro comunicato è infatti inequivocabile: «L'PCT dominata da ErreDiPi è la garanzia che la spremitura del contribuente non terminerà mai». Da qui il primo e chiaro invito a «votare NO il 9 giugno L’entrata in forze nel CdA della Cassa pensioni del Cantone (IPCT) di ErreDiPi, che ha ottenuto tre dei cinque seggi riservati agli assicurati a scapito dei sindacati storici, conferma la necessità di votare NO alle misure di compensazione IPCT il prossimo 9 giugno».

Questo perché, a detta della Lega dei Ticinesi a rappresentare i collaboratori dello Stato all’interno «dell’Istituto previdenziale cantonale ci sono ora i portatori più estremisti – capitanati da un docente liceale in arrivo da oltreconfine - di una visione irragionevole, che pretende il mantenimento ad oltranza di privilegi anacronistici del funzionariato a spese dei contribuenti ticinesi; e che oltretutto persegue i propri obiettivi con modalità non svizzere. E’ evidente che con un CdA controllato da ErreDiPi la logica sarà quella della rivendicazione ad oltranza».

Una simile composizione del CdA sarebbe dunque la garanzia che, nella «denegata ipotesi in cui il 9 giugno le misure di compensazione dovessero venire approvate dal popolo, tempo pochi anni ed ai contribuenti verrà nuovamente chiesto di iniettare ulteriori centinaia di milioni nella cassa pensioni dello Stato. Ricordiamo che il Gran Consiglio ha già stanziato mezzo miliardo nel 2012, e che le misure di compensazione in votazione il 9 giugno costerebbero altri 800 milioni in vent’anni. Intanto IPCT applica ancora oggi un tasso di conversione superiore al 6%, che nessun’altra cassa cantonale ha», spiegano.

Questo malgrado «il suo grado di copertura, con il 64.85%, sia di gran lunga il peggiore della Svizzera. Basta spremere i contribuenti come limoni per mantenere gli infinanziabili privilegi pensionistici di chi beneficia del pubblico impiego! Il fatto poi che solo 29% degli aventi diritto abbia partecipato all’elezione dei rappresentanti nel CdA IPCT dimostra che il tema delle misure di compensazione non è in realtà molto sentito nemmeno tra gli assicurati; se non, appunto, da una minoranza rumorosa, estremista e non svizzera. Chi non vuole trasformare le proprie tasche nel self-service del signor Quaresmini ed accoliti, il 9 giugno vota NO alle misure di compensazione IPCT», si chiude la nota.

E sulle nomine di ErreDiPi interviene anche l'UDC. «Ora ErreDiPi e di conseguenza MPS, non potranno più dare la colpa agli altri partiti per la situazione in cui versa la cassa pensione dello Stato, che ricordiamo è tra le peggiori della Svizzera, anche se continua imperterrita a garantire prestazione ai suoi assicurati assolutamente anacronistiche e insostenibili finanziariamente. Dovranno assumersi la responsabilità di risanare la cassa pensione dello Stato, di garantirne gli impegni con gli assicurati, o in alternativa, metterci la faccia e ammettere finalmente, che non si può più continuare a garantire simili privilegi ai dipendenti pubblici con i soldi dei contribuenti», questa la dura presa di posizione dell'UDC Ticino.

«I dipendenti pubblici, oltre a percepire salari di almeno il 15% superiori al settore privato, beneficiano del posto fisso, di prestazioni ponte oramai sconosciute nel privato e di un tasso di conversione assolutamente fuori luogo. L’IPCT garantisce ad esempio un tasso di conversione oltre il 6%, quando nel privato la media si aggira attorno al 4,8%. Anche nelle altre casse pensioni pubbliche il tasso di conversione non raggiunge più questi livelli da tempo. Formuliamo pertanto i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi membri del CdA di ErreDiPi, come del resto a tutti gli altri, invitando i cittadini a votare No alle misure di compensazione il prossimo 9 giugno, affinché il CdA dell’IPCT sia finalmente obbligato a presentare un progetto di risanamento della cassa pensione dello Stato, che ha un manco di copertura di circa 3 miliardi di franchi, evitando ancora una volta di chiamare alla cassa i contribuenti ticinesi, che nel 2012 hanno già dovuto sborsare quasi 500 milioni di franchi. In alternativa, ossia se le misure venissero accolte, si rimanderà ancora una volta questo importante compito in modo del tutto irresponsabile», chiude l'UDC.

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