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LUGANOIl Collegio dei docenti del Liceo Lugano 1: «La politica difenda la dignità dei futuri pensionati»

14.03.23 - 10:49
Confermata l'adesione alla giornata di mobilitazione prevista domani. Anche il Centro Professionale di Bellinzona aderisce con un'iniziativa
Foto TiPress
Il Collegio dei docenti del Liceo Lugano 1: «La politica difenda la dignità dei futuri pensionati»
Confermata l'adesione alla giornata di mobilitazione prevista domani. Anche il Centro Professionale di Bellinzona aderisce con un'iniziativa

LUGANO - «A pagare per il “buco miliardario” dell’Istituto di previdenza del Cantone Ticino saranno ancora una volta innanzitutto i e le dipendenti dello Stato». È anche per questo che domani alla giornata di mobilitazione indetta contro i tagli delle rendite pensionistiche aderirà anche il Collegio dei docenti del Liceo Lugano 1. La conferma arriva con una nota che riepiloga il quadro da cui nascono i crescenti malumori.

Nessuna misura presa dal Consiglio di Stato - «Prendiamo atto - si legge nella nota - che, a dispetto delle numerose iniziative messe in campo ormai da anni dai sindacati OCST e VPOD ai quali si è aggiunta dall’agosto scorso la Rete per la Difesa delle Pensioni (ErreDiPi), non vi sia stata in questi mesi nessuna risposta concreta da parte del nostro datore di lavoro, il Consiglio di Stato, alla richiesta di proporre al più presto un piano atto a garantire, a fronte della paventata riduzione del tasso di conversione, le rendite pensionistiche degli affiliati e delle affiliate all’IPCT, già pesantemente decurtate nel 2012».

Pochi giorni fa la comunicazione di IPCT del primo taglio - Due elementi più recenti fanno aumentare la preoccupazione fra i dipendenti statali, tanto da ritenere la situazione «inaccettabile»: pochi giorni fa il Consiglio di Amministrazione dell’IPCT ha comunicato a tutti gli affiliati e a tutte le affiliate «una prima riduzione del tasso di conversione per il 2024, con un conseguente primo taglio alle nostre future rendite pensionistiche» scrive il Collegio dei docenti del Liceo Lugano 1. «Per il momento è l’unica certezza messa sul tavolo» chiosano.

Il mondo della politica insensibile alle richieste di tutela - E puntano il dito contro il mondo della politica che «sembra perlopiù dividersi tra chi si dichiara fermamente contrario a ogni soluzione che non sia la riduzione netta delle pensioni dei dipendenti cantonali, minacciando un referendum contro qualunque misura di compensazione, e chi si appella alla “simmetria dei sacrifici”, secondo cui il governo potrebbe intervenire solo a fronte della disponibilità a contribuire nuovamente al risanamento dell’IPCT da parte dei dipendenti cantonali».

Il messaggio governativo di tre anni fa - Su questo ultimo punto però gli insegnanti dell'istituto ricordano le parole spese tre anni fa - in un messaggio governativo - dallo stesso Consiglio di Stato, che riteneva «difficilmente ipotizzabile di “chiamare alla cassa” gli assicurati nati dopo il 1963» per avere «già dovuto sopportare un taglio delle prestazioni attese di, mediamente, il 20% circa». 

Un piano per difendere la dignità dei futuri pensionati come avviene in altri cantoni - Di qui la richiesta di un atteggiamento responsabile che rivolgono alla politica e «al nostro datore di lavoro, in coerenza con quanto dichiarato nel 2020». Il Collegio dei docenti del Liceo Lugano 1 invita proprio il mondo politico e il governo a «fare ciò che altrove, con tutte le altre casse cantonali, è stato fatto a difesa della dignità del lavoro dei propri dipendenti e che venga varato un piano atto a risanare l’IPCT senza che ciò implichi ulteriori sacrifici per i futuri pensionati».

Per sostenere questa posizione i docenti aderiranno alla «giornata di mobilitazione indetta dai sindacati e dall’Erredipi il 15 marzo», segnalando che «qualora le trattative in atto per la determinazione delle misure di compensazione non dessero esito per noi soddisfacente in tempi rapidi, sosterremo i nostri diritti facendo ricorso a tutti gli strumenti che riterremo opportuni». 

La mobilitazione del Centro Professionale Tecnico di Bellinzona - La mobilitazione va in scena anche al Centro Professionale Tecnico di Bellinzona: la forma scelta per sostenere la terza giornata di mobilitazione organizzata dalla rete ErreDiPi «contro il drastico e ingiustificato taglio alle rendite pensionistiche» è quella di uno svuotamento simbolico della scuola «senza intaccare il momento formativo delle persone in formazione» si legge in una nota dell'istituto.

Il Collegio dei docenti ha infatti optato per «un’ora lezione con un’attività didattica all’esterno del Centro Professionale» precisano.

I docenti «terranno una lezione di civica incentrata sullo scopo e il funzionamento del secondo pilastro e delle casse pensioni - scrivono ancora dal CPT - questo argomento farà parte anche del futuro delle nostre e dei nostri giovani che come noi oggi, si troveranno confrontati ai cambiamenti e alle problematiche che da esso potrebbero derivarne».

 

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COMMENTI
 

dinci 1 anno fa su tio
Forza docenti, fatevi sentire!

Jocaalje 1 anno fa su tio
Caro/ì collegio dei docenti, vogliate prendere nota che le vostre rendite pensionistiche future, vi garantiranno una dignitosissima pensione malgrado le riduzioni. Non si preoccupino anche quei chi cadrà nell’ effetti soglia; le prestazioni complementari vi garantiranno la dignità (se ne avrete comunque diritto)…… ora basta e guardate anche voi alla futura generazione. Basta piangere per favore.
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