Violenze su minori disabili a Varese, sette indagati

Botte e insulti: filmati e intercettazioni sono riusciti a documentare ciò che succedeva all'interno del centro
VARESE - Insulti, strattoni, percosse e anche solitudine durante crisi dovute alla loro disabilita. È questo l'incubo in cui vivevano le loro giornate un gruppo di giovani disabili gravi, all'interno di un cooperativa socio sanitaria di Varese.
Le indagini dei carabinieri sono partire nel marzo scorso, quando i genitori di uno dei minori ospiti del centro ha sporto denuncia ai militari dopo aver notato un grande cambiamento nel figlio disabile.
Filmati e intercettazioni sono riusciti a documentare ciò che succedeva all'interno del centro con «finalità educative e riabilitative di minori affetti da gravi disabilità», una serie continua di maltrattamenti.
Piedi legati durante l'ora del riposino, insulti, aggressioni immotivate, fino all'abbandono di quei minori disabili che necessitano di vigilanza continua a causa delle patologie da cui sono affetti (in particolare crisi, atti di autolesionismo e crisi epilettiche) e che venivano invece lasciati soli in stanza. In altre occasioni invece, gli operatori non sarebbero intervenuti per bloccare crisi o gesti pericolosi dei minori, lasciando si procurassero lesioni, abrasioni e ferite.
Ora, sette operatori della cooperativa sono stati sottoposti a misura cautelare con accuse di maltrattamenti aggravati. Quattro degli operatori sottoposti al divieto di avvicinamento alle parti offese sono anche accusati di abbandono di persone minori o incapaci e lesioni personali colpose.




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