Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Centri federali d'asilo: «Meno repressione più accoglienza»

È quanto si propone una mozione della consigliera nazionale Greta Gysin (Verdi/TI) che il Consiglio federale raccomanda al parlamento di accogliere.
TiPress
Fonte ATS
Centri federali d'asilo: «Meno repressione più accoglienza»
È quanto si propone una mozione della consigliera nazionale Greta Gysin (Verdi/TI) che il Consiglio federale raccomanda al parlamento di accogliere.
BERNA - In futuro, sempre che il parlamento dia il suo benestare, potrebbe essere lanciato un progetto pilota per un nuovo tipo di Centro federale d'asilo (CFA) che ponga l'accento sull'accoglienza e l'interazione con la società civile, rinunciando ...

BERNA - In futuro, sempre che il parlamento dia il suo benestare, potrebbe essere lanciato un progetto pilota per un nuovo tipo di Centro federale d'asilo (CFA) che ponga l'accento sull'accoglienza e l'interazione con la società civile, rinunciando in linea di principio a misure privative della libertà e di rigido controllo.

È quanto si propone una mozione della consigliera nazionale Greta Gysin (Verdi/TI) che il Consiglio federale raccomanda al parlamento di accogliere.

Attualmente, scrive la deputata ticinese, i CFA adottano misure restrittive che limitano fortemente la libertà di movimento e impongono un modello di gestione improntato al controllo. Tale sistema, oltre ad essere costoso, pone anche delle criticità etiche, secondo Gysin, che rinvia al parere della Commissione federale per la prevenzione della tortura. Quest'ultima, prosegue Gysin, ha evidenziato in particolare problemi circa il trattamento dei minorenni non accompagnati, al ricorso a misure disciplinari e alla mancanza di alternative all'approccio securitario.

Stando alla consigliera nazionale ecologista, l'esperienza mostra che la stragrande maggioranza degli ospiti dei CFA non causa alcun problema. Aprire un centro alla società civile, creando spazi di socializzazione come un parco giochi, una libreria o un bar, favorirebbe il dialogo con la comunità locale e faciliterebbe l'integrazione dei richiedenti l'asilo.

Nell'ambito del progetto pilota, conclude Gysin, si potrebbe inoltre valutare se per quelle poche persone che disturbano ripetutamente la quiete nel centro siano pensabili e opportune soluzioni di assistenza o alloggio specifiche.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE