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FORMULA 1

«La macchina non è un problema, visto che in pole c'è Leclerc»

Lewis Hamilton fa una severa autocritica dopo le qualifiche del GP di Ungheria: «Non so cosa mi manca, non ho risposte»
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«La macchina non è un problema, visto che in pole c'è Leclerc»
Lewis Hamilton fa una severa autocritica dopo le qualifiche del GP di Ungheria: «Non so cosa mi manca, non ho risposte»
Entusiasta invece Charles Leclerc: «Ringrazio il team perché le novità introdotte in Belgio stanno funzionando. Ora si può sognare».
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BUDAPEST - Tempi duri per Lewis Hamilton, che nelle qualifiche all'Hungaroring ha incassato un’altra cocente delusione con la sua Ferrari. Dopo le difficoltà di Spa (out nel Q1), in Ungheria non è andato oltre il 12esimo tempo.

«Quando a fine prove ho detto via radio “tutte le volte così” mi riferivo solo a me stesso», ha voluto chiarire il pilota britannico, 7 volte campione del mondo. «Non so cosa mi manca, me lo chiedo anch'io... Non ho risposte. La macchina non è un problema, visto che è in pole con Leclerc: forse bisogna cambiare il pilota...», ha concluso Lewis ai microfoni di "Sky Sport" facendo una severa autocritica. Chi invece ha brillato è proprio Leclerc, che domani - semaforo verde alle 15 - scatterà davanti a tutti.

«Non ci capisco niente, non capisco più niente della F1 - ha commentato sorridente il monegasco - Tutte le qualifiche sono state difficili. È stato complicato arrivare nel Q3, dove poi però le condizioni sono cambiate. Sapevo di dover fare un giro pulito, ma non mi aspettavo di lottare per la pole. È una delle mie migliori in carriera (27 in totale, ndr), sicuramente la più inattesa. Ringrazio il team perché le novità introdotte in Belgio stanno funzionando. Ora si può sognare. La partenza e la curva uno saranno il momento chiave».

In chiusura sono arrivate del team principal Fred Vasseur, fresco di conferma e rinnovo. «Non so se sia stata la pole più bella di Charles, ma è stata probabilmente la più difficile. Abbiamo sofferto parecchio nel Q1 e nel Q2: Charles si è salvato per pochi decimi, Lewis è finito fuori... Dobbiamo capire cos'è successo, perché così tanti alti e bassi nella stessa sessione».

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