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Quelle crocchette contaminate che stanno facendo una strage felina

Una misteriosa epidemia fra i gatti britannici causata probabilmente da un maxilotto di cibo avvelenato da micotossine
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Quelle crocchette contaminate che stanno facendo una strage felina
Una misteriosa epidemia fra i gatti britannici causata probabilmente da un maxilotto di cibo avvelenato da micotossine
LONDRA - Dopo diversi giorni di inappetenza e vomito, il proprietario inglese di una micia ha chiamato il suo veterinario chiedendo un appuntamento. Impossibile trovare uno slot, i felini ammalati - molti con gli stessi sintomi - quel giorno erano tr...

LONDRA - Dopo diversi giorni di inappetenza e vomito, il proprietario inglese di una micia ha chiamato il suo veterinario chiedendo un appuntamento. Impossibile trovare uno slot, i felini ammalati - molti con gli stessi sintomi - quel giorno erano troppi. Dopo aver sentito il nome del cibo secco che era solita mangiare, il consiglio dello studio medico: «Chiami d'urgenza un altro veterinario».

Malgrado ciò, per lei - così come per diversi altri gatti- non c'è stato nulla da fare. La causa della morte: pancitopenia, ovvero una condizione che causa la scomparsa di tutte le cellule presenti nel sangue (dai globuli bianchi e rossi fino alle piastrine).

Secondo il Guardian, che recentemente ha voluto trattare questa epidemia silenziosa i gatti morti - di punto in bianco e nel 63.5% dei casi dalla comparsa dei sintomi - sarebbero almeno 528. I casi totali però sono tutt'ora sconosciuti e potrebbero essere molti di più.

Una cosa è però abbastanza certa, molti di questi gatti hanno sempre mangiato (e continuato a mangiare) cibi secchi di marche diverse ma con un denominatore comune: erano stati prodotti dall'azienda britannica Fold Hill Foods.

Il ritiro delle confezioni a causa della presenza riscontrata di micotossine è avvenuto a giugno ed è scattato dopo l'allarme dato dal Royal Veterinary College che però non è ancora riuscito determinare l'esatta entità dei decessi. Questo perché i veterinari che condividono le informazioni con l'ateneo sono una minoranza abbastanza sparuta, molti casi, inoltre, potrebbero non essere nemmeno passati al vaglio degli studi medici.

Il collegamento fra la patologia e il cibo, riportano gli studiosi, è relativamente certo così come il periodo in cui i lotti contaminati sarebbero arrivati sul mercato e sono stati consumati. A confermarlo, la curva delle morti, il cui picco si attesta fra la fine di giugno e l'inizio di luglio per poi svanire quasi del tutto attorno alla metà di luglio, quasi un mese dopo la decisione di ritiro.

Due marchi inglesi e uno venduto anche in Svizzera

Fra i prodotti interessati, riportano i media britannici, ci sono le crocchette ipoallergeniche vendute dalla catena di supermercati inglesi Sainbury's, un'altra di nome AVA e cibo secco di varie tipologie (ma sempre per felini) della marca Applaws. Questa è venduta anche in Europa continentale e anche in Svizzera, attraverso gli shop online. 

Non è però chiaro se anche questi ultimi siano interessati dalle micotossine, Applaws conferma che i lotti interessati sono venduti solo nel Regno Unito ma - vista la generale mancanza di trasparenza nella filiera (e negli eshop) - indichiamo il marker di produzione delle confezioni a rischio che è GB218E5009.

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