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LUGANO«Non facciamo discorsi di destra, ma tentiamo di dare risposte ai cittadini»

20.03.24 - 23:11
La risposta di Michele Foletti a una domanda posta da una cittadina durante l'incontro tenuto in vista delle prossime elezioni.
Archivio Ti Press
«Non facciamo discorsi di destra, ma tentiamo di dare risposte ai cittadini»
La risposta di Michele Foletti a una domanda posta da una cittadina durante l'incontro tenuto in vista delle prossime elezioni.

LUGANO - «Ho sentito dire che Lugano è l'unica città veramente ticinese perché ha una maggioranza in Municipio di destra, è spaventoso». Sono le parole espresse da una maestra seduta in prima fila durante l'incontro svoltosi mercoledì sera al LAC dal titolo "Lugano si racconta, serata pubblica per il bilancio della legislatura". E continua dicendo: «Si ripete come un mantra che i giovani devono essere più rappresentati», ma cosa si fa veramente per loro? «I giovani - prosegue - non sono più disposti ad ascoltare slogan discriminatori, non piacciono più questo genere di pensieri. Mi auguro che in Municipio vengano elette delle persone che rappresentino un pensiero più sociale».

Seduti sul palco, davanti a lei, i rappresentanti della Città: il sindaco Michele Foletti, il vicesindaco Roberto Badaracco e poi i municipali Lorenzo Quadri, Tiziano Galeazzi, Karin Valenzano Rossi, Filippo Lombardi e l'uscente Cristina Zanini Barzaghi.

Cerchiamo di dare risposte - «Queste parole - ha ribattuto Foletti - non le ha sentite qui stasera», ha messo subito in chiaro. «Si è trovata piuttosto davanti a sette persone che hanno cercato di fare il loro meglio in questi tre anni di Municipio, che non hanno fatto discorsi di destra o di sinistra, che cercano di trovare ogni giorno un equilibrio in quello che fanno. Sette persone consapevoli delle diversità enormi nella popolazione, con aspettative e idee diverse. E proprio grazie alla diversità esistente tra noi e a un pizzico di magia che si crea questo equilibrio. In questo modo cerchiamo di dare delle risposte che possano andare bene per tutti».

Sulla stessa linea di pensiero Filippo Lombardi che richiama a testimonianza il comitato delle dieci città svizzere che stanno lavorando su un progetto di una nuova esposizione nazionale, per cui ha ricevuto la delega del sindaco. «In questo gruppo mi confronto ogni volta con nove sindaci di altre città e sono tutti di sinistra. Ma non trovo che facciano ragionamenti diversi dai miei. Insomma, i partiti traducono quello che gli elettori vogliono».

«Ci sentiamo dimenticati» - Dal pubblico è poi giunta un'altra richiesta, da parte di una rappresentante dei piccoli commerci presenti nel centro cittadino. «Parlo a nome di quei piccoli negozi a conduzione familiare: ci sentiamo dimenticati dalla Città. Il turista non chiede solamente di fare shopping in via Nassa o di acquistare prodotti di pregio. Richiede anche dei piccoli oggetti. È vero, non apportiamo un grande indotto, ma siamo comunque una vetrina importante -. E sottolinea -: Non trovo giusto che si paghino affitti così spropositati per locali da 15 metri quadri». A rispondere Cristina Zanini Barzaghi, sostenendo che da parte del Municipio vi è la volontà di aprire un tavolo di trattative con il settore immobiliare che «a Lugano è privato». «Siamo inondati da richieste per affittare spazi messi a disposizione della Città che, purtroppo, ne ha davvero pochi. Si sta pertanto iniziando a pensare di acquistare stabili dismessi per dare risposta anche a queste esigenze» sempre più crescenti.

Continuità nell'incertezza - Durante la serata sono stati diversi gli argomenti affrontati. È stato fatto un bilancio di questi anni di legislatura segnati da pandemia, dalla tragica scomparsa di Marco Borradori. «Ci penso sempre a quell'11 di agosto, ha cambiato la vita di ognuno di noi - ha detto Foletti -. Abbiamo dovuto affrontare tante incertezze. Grazie all'unità che c'è stata dentro al Municipio siamo riusciti a portare avanti i progetti, all'insegna della continuità».

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