Il Partito comunista scrive a Ignazio Cassis

La richiesta: «Intervento del DFAE a favore del cittadino svizzero Jacques Baud, inserito ingiustamente nella lista delle sanzioni dell’UE».
il Partito Comunista ha inviato nei giorni scorsi al consigliere federale Ignazio Cassis una lettera in merito al caso Jacques Baud.
Nella missiva si chiede che le autorità svizzere, a partire dal Dipartimento federale degli affari esteri, intervengano per difendere i diritti dei nostri concittadini illegalmente sanzionati dall'UE. «Abbiamo appreso che il colonnello Jacques Baud - si legge nel testo - risulta inserito in una lista di sanzioni dell’Unione Europea (UE) senza tuttavia che nei suoi confronti sia stato condotto un regolare procedimento giudiziario, senza che si sia potuto difendere e senza che siano state dimostrare azioni penalmente rilevanti. Si tratta quindi di sanzioni politiche che limitano la libertà di opinione e che rappresentano una violazione della certezza del diritto»
Secondo i comunisti «L’UE sta reprimendo nostri concittadini solo perché esprimono opinioni politiche discordanti da quelle egemoni. È un fatto che il nostro Paese non può accettare e che ci auguriamo comporterà una decisa azione diplomatica nei confronti dell’UE».
Il PC chiede «in particolare che il Dipartimento federale degli affari esteri intervenga formalmente non solo a tutela del nostro illustre concittadino, garantendogli piena assistenza e protezione consolare, ma anche presso tutte le istituzioni svizzere vietando alle stesse di applicare le illegali sanzioni dell’UE sul nostro territorio nazionale. Non è infatti ammissibile che si sdogani con tale facilità la possibilità di bloccare i conti correnti e di censurare la libertà di espressione e persino di ostacolare la libertà di movimento di un cittadino svizzero senza che nemmeno un tribunale si sia espresso».
Infine: «È la seconda volta che presunti “alleati” del nostro Paese si permettono di agire in maniera illegale contro nostri concittadini privi di responsabilità penali: lo stesso è avvenuto quando Israele ha sequestrato dei cittadini svizzeri in acque internazionali, e ora viene colpito addirittura un nostro ufficiale a riposo per aver ...parlato».



