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TESSERETE

Frana in zona Lavinone, chiude la cantonale

A tempo indeterminato non sarà percorribile la S313 Tesserete – Bogno – Cagiallo, tra l'incrocio per Insone e Scareglia. Tutte le info
DT
Fonte Dip. territorio
Frana in zona Lavinone, chiude la cantonale
A tempo indeterminato non sarà percorribile la S313 Tesserete – Bogno – Cagiallo, tra l'incrocio per Insone e Scareglia. Tutte le info

TESSERETE - Chiude al traffico e a tempo indeterminato la strada cantonale S313 Tesserete – Bogno – Cagiallo. Avverrà domani, mercoledì 14 maggio, alle ore 21 dopo il passaggio dell'ultima corsa di autopostale. In particolare i veicoli non potranno circolare tra l'incrocio per Insone e Scareglia. Scareglia sarà raggiungibile da Bogno e, per i veicoli con peso complessivo inferiore a 12 t, dalla strada comunale da Maglio di Colla. A darne notizia in una nota il Dipartimento del territorio, Divisione delle costruzioni. Le forti piogge delle ultime settimane hanno indotti nuovi movimenti del Lavinone. Sono in corso verifiche per determinare se la sicurezza di alcuni elementi portanti come gli ancoraggi, le spalle del ponte e i cigli della strada può essere ancora garantita

La strada cantonale S313 Tesserete – Bogno – Cagiallo, nel tratto compreso tra l’incrocio per Insone, dopo Corticiasca, e Scareglia, attraversa una zona instabile nota come “frana del Lavinone”. Quest’ultima interessa un’ampia area del versante destro della valle di Scareglia. L’instabilità del manufatto è causata da una frana a scivolamento lento, con una superficie di rottura molto profonda. Il movimento del versante era già attivo prima della costruzione della strada, avvenuta tra il 1950 e il 1960. Il principale fattore che alimenta il fenomeno sono le scarse qualità geotecniche della roccia e l’azione dell’acque che penetra in grande quantità nel sottosuolo fortemente fratturato e incrementando le deformazioni.

Dal 2009 i movimenti franosi sono sottoposti a monitoraggio regolare. I dati raccolti indicano che il versante si sposta verso valle a una velocità media di 3-5 cm all’anno, con punte localizzate dove gli spostamenti risultano significativamente superiori. Nel 2018 è stato attivato un sistema di monitoraggio continuo, collegato a un impianto di allarme, che consente la chiusura tempestiva della strada in caso di rilevamento di accelerazioni anomale. È stato osservato che, in occasione di lunghi periodi di pioggia prolungata o di forti temporali, la velocità degli spostamenti aumenta sensibilmente. Questi movimenti generano un forte stress strutturale sulla strada, in particolare sul ponte situato nell’area attiva della frana.Per contrastare i progressivi cedimenti, già a partire dall’anno 2002, sono stati fatti numerosi interventi di ancoraggio e tentativi di stabilizzazione accompagnati da costanti lavori di ricarica della pavimentazione e ripristino dei cigli e delle barriere.Negli scorsi anni sono stati fatti anche degli studi geotecnici e sono state valutate delle possibili soluzioni per ripristinare la strada

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