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GORDOLA«Devo pagare migliaia di franchi e non so perché»

30.10.23 - 06:30
Contributi per il Piano generale di smaltimento delle acque: il caso di chi "non si ricorda" degli interventi fatti alla propria casa.
Ti-Press (archivio)
«Devo pagare migliaia di franchi e non so perché»
Contributi per il Piano generale di smaltimento delle acque: il caso di chi "non si ricorda" degli interventi fatti alla propria casa.

GORDOLA - A Lugano qualche tempo fa è scoppiato il bubbone. Con la Città ad annunciare che busserà alle porte di oltre 22'000 proprietari di immobili per incassare complessivamente quasi 119 milioni di franchi. Quelli che figurano alla voce contributi per il finanziamento del Piano generale di smaltimento delle acque. Sta accadendo anche in altri Comuni. E uno dei casi più interessanti arriva da Gordola.  

«Terranno conto del valore di stima» – La situazione specifica vede il proprietario di una casa confrontato con una lettera a suo dire incomprensibile. «Quello che si capisce è che dovrò pagare – sostiene –. Diversi biglietti da mille. La lettera indica che terrà conto del valore di stima dell'edificio. Eppure io l'immobile in questione non l'ho toccato nell'ultimo decennio». 

«Testo poco comprensibile» – Contributi provvisori di costruzione delle opere di canalizzazione e depurazione. È l'incipit della lettera che l'uomo si è ritrovato nella buca delle lettere. Un testo denso in cui si fa riferimento a diversi paragrafi di legge. «Ma come fa una persona a sapere queste cose? Io mi fido certo. Ma ho già i miei problemi quotidiani da affrontare. Potevano almeno scrivere in modo comprensibile». 

«È la prassi...» – Il tecnicismo con cui è redatta la lettera è esasperante. Ma non accade solo a Gordola. «È la prassi – spiega Nicola Domenighetti che a Gordola ricopre il ruolo di capo del Dicastero investimenti in infrastrutture e corsi d'acqua –. Le direttive di base sono dettate dal Cantone. Poi ogni Comune le declina a seconda delle circostanze. La richiesta di contributo riguarda tutti i proprietari di immobili che hanno effettuato modifiche allo stabile nell'ultimo periodo preso in considerazione».

Il disguido – Periodo che a Gordola si è piuttosto dilatato. Domenighetti lo ammette: «Abbiamo avuto dei cambi e una mancanza di personale. Trattandosi di questioni non evidenti e di calcoli complicati, siamo rimasti indietro con le richieste. Con simili premesse è possibile che si vada indietro anche di parecchi anni. A quel punto può essere normale che il cittadino non si ricordi più bene quando ha innalzato una parte della casa o di avere costruito il garage. Nel caso specifico si parla del periodo tra il 2002 e il 2010. Gli altri periodi seguiranno nei prossimi mesi. Non c'è un termine per le richieste, ma personalmente vorrei che si rimanesse nei cinque anni». 

«Supplemento proporzionato alla situazione» – Domenighetti esclude che ci siano stati errori. «I lavori di canalizzazione e di depurazione delle acque sono stati fatti e vengono finanziati da tutti i contribuenti. Qui si tratta di un aggiornamento. Si chiede appunto un contributo a quei proprietari di immobili che nel frattempo hanno modificato la loro situazione. La richiesta è legata a un supplemento proporzionato al tipo di modifica e al valore di stima del terreno e dell'immobile. I nostri servizi sono comunque a disposizione per qualsiasi domanda o richiesta di delucidazione».

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