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CANTONE«I veicoli elettrici non siano l'unica scelta possibile»

01.04.23 - 08:12
Il commento dell'ACS sull'apertura da parte dell'UE alle alternative alla mobilità elettrica, in vista dello stop del 2035
Getty
«I veicoli elettrici non siano l'unica scelta possibile»
Il commento dell'ACS sull'apertura da parte dell'UE alle alternative alla mobilità elettrica, in vista dello stop del 2035

LUGANO - Con la ratifica a maggioranza del regolamento europeo da parte dei ministri dell'energia dell'Unione, dallo scorso 28 marzo è definitivo lo stop alla vendita di auto e furgoni nuovi a benzina e diesel dal 2035.

Con una sola deroga, chiesta e ottenuta dalla Germania, quella per i veicoli alimentati esclusivamente con combustibili rinnovabili di origine non biologica, i cosiddetti e-fuels o carburanti sintetici, che verranno dunque omologati. Nessuno spazio invece per i biocarburanti chiesti dall'Italia: il futuro è dunque tutto per veicoli a propulsione elettrica o a idrogeno, e per quelli con motori termici, ma solo se alimentati con carburanti sintetici.

Con Simone Gianini, presidente della Sezione Ticino dell’Automobile Club Svizzero (ACS) ci chiediamo che impatto avrà la decisione dell’Ue sulla Svizzera e cosa aspettarci da qui al 2035.
«Pur non essendo ancora chiaro se e in che misura la Svizzera recepirà tale regolamentazione - spiega l'esperto di ACS - è evidente che il nostro piccolo mercato sarà almeno indirettamente condizionato da questa decisione. Anche se il grosso della produzione mondiale è in Asia e America, che non hanno annunciato alcuna intenzione di abbandonare la messa in circolazione di automobili a diesel o benzina, il fatto che nella vicina Europa dal 2035 queste ultime non potranno più essere vendute, e pian piano in certe zone nemmeno circolare, determinerà la stessa tendenza anche nel nostro Paese».

La transizione verso la mobilità elettrica è peraltro già iniziata.
«Sì, molte delle novità che vengono lanciate sul mercato già oggi sono totalmente elettriche e molte case automobilistiche europee hanno già annunciato che ben prima del 2035 la loro produzione sarà esclusivamente orientata ai veicoli elettrici».

Come giudica questa definiva svolta "green"?
«La tendenza è incontrovertibilmente in atto e, dal profilo del bilancio ambientale, anche sensata. Problematico è tuttavia il tema della garanzia dell’approvvigionamento energetico e lo sarebbe stato ancora di più se l’Ue non avesse almeno ammesso fonti alternative, come i carburanti sintetici. Limitare lo sviluppo tecnologico a una sola fonte energetica, cioè quella elettrica, avrebbe infatti acuito il problema, tuttora irrisolto, di garantire una sufficiente disponibilità per alimentare l’intero parco veicoli». 

E quanto alla deroga per gli e-fuels?
«Sarebbe stato profondamente sbagliato non lasciare aperta la possibilità di sviluppare altre fonti che, lo si è visto in questi ultimi anni anche con i motori endotermici, possono portare a soluzioni sostenibili, anche dal punto di vista ambientale».

Attualmente si può scegliere tra diversi tipi di propulsione.
«Oltre a benzina e diesel, che oggi sono ancora soluzioni più che valide dal punto di vista finanziario, ma anche da quello ecologico, e lo saranno ancor di più con l’introduzione delle nuove norme Euro7 a partire dal 2025, ci sono le motorizzazioni totalmente elettriche e quelle ibride che contribuiscono ad avvicinare l’utenza alla mobilità elettrica».

Per chi oggi si trovasse a cambiare auto, cosa consigliare? Comprare ancora diesel e benzina oppure stop già da subito?
«La scelta è ampia e la soluzione ideale va valutata caso per caso. L’apertura all'e-fuel dichiarata dall'UE rimette in gioco le auto con motore termico, oggi a benzina o diesel. Con ogni probabilità questi veicoli un giorno potranno funzionare anche con carburanti sintetici, rendendoli di fatto neutre dal punto di vista delle emissioni di CO2. Quindi acquistare un'auto a benzina o diesel oggi non costituisce un problema per il futuro».

È innegabile che l'elettrico, per una famiglia a medio reddito, oggi risulta essere un impegno ancora piuttosto oneroso.
«Malgrado gli incentivi, ad esempio sull’investimento iniziale per l’equipaggiamento di ricarica, i veicoli elettrici restano ancora più cari rispetto a quelli a diesel o benzina e spesso rivolti a segmenti di gamma superiore. È questo anche il motivo per cui le associazioni di categoria come ACS propendono per una transizione graduale e per l’apertura, e non la chiusura, alle innovazioni tecnologiche.
Non per forza soltanto nel campo elettrico, ma appunto anche ad esempio per i carburanti sintetici, oggi anch'essi ancora troppo cari. L'imposizione di soluzioni esclusive e troppo onerose per chi non se le può permettere ed ha comunque bisogno dell’automobile, costituirebbe una inaccettabile limitazione della libertà personale, che include anche quella di movimento». 

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COMMENTI
 

Geni986 1 anno fa su tio
Nessuno dei commentatori qui sotto ha letto tutto e/o capito ciò che c'è scritto nell'articolo. Ultime auto a combustione interna vendute nel 2035 vuol dire che circoleranno fino al 2045-2050 (la mia fino al 2065 minimo, se l'umanità ci sarà ancora). E fino a lì il combustibile adatto ad essere bruciato passerà progressivamente dall'origine fossile a quella sintetica. E qui l'idrogeno c'entra eccome sia come combustibile tout-cour, che come combustibile per le fuel-cell, che come componente per combustibili compatibili a motori diesel e benzina (metano e etanolo). Dai ragazzi un po' di fiducia. Smettiamola di piangerci addosso e brontolare e dire che la tecnologia dell'idrogeno non è matura. Perché lo è eccome! La prima stazione di rifornimento di idrogeno in Ticino sta arrivando, non ho dubbi. E forse val la pena ribadire che l'auto più ecologica è quella che non viene prodotta del tutto perché finalmente non serve più, avendo tutto (lavoro, viveri, amici e affetti) a portata di gambe.

Mal 1 anno fa su tio
La decisione della EU è analfabetismo funzionale puro. E' una scommessa. Si è scommesso che fra 10 anni si potranno costruire auto elettriche e pannelli solari senza terre rare, e che il pianeta smetterà di girare lasciando l"Europa permanentemente rivolta verso il sole. Non è impossibile. Ma è molto improbabile. È dunque scontato aspettarsi una marcia indietro sulla maggior parte di queste decisioni e violente rivoluzioni nelle strade da parte di persone inviperite.

dan007 1 anno fa su tio
Devono avanzare con idrogeno nessuna stazione a lugano solo svizzera francese

TheLord 1 anno fa su tio
Risposta a dan007
L’idrogeno per adesso non è una soluzione valida

swisshornet11 1 anno fa su tio
Francamente mi risulta di difficile comprensione la continua e imperterrita equazione 2035 = no vendita veicoli benzina e diesel in numerosi paesi, USA compresi. Ve la immaginate per es. tra 15-20 anni una New York mega intasata con tutti i taxi gialli elettrici? O nel centro di Roma o Napoli la maggioranza del traffico composto da veicoli elettrici? O, per stare alle nostre latitudini, ve lo immagine l'imbottigliamento mattutino e giornaliero allo svincolo di Lugano Nord composto per la maggioranza da veicoli elettrici. Suvvia.... l'elettrico è e resterà una buona alternativa e un buon complemento ai veicoli termici. Pensare e proclamare che tra 15-20 anni circoleranno prevalentemente veicoli elettrici è mera utopia.

Anti ch 1 anno fa su tio
Risposta a swisshornet11
Giustissimo ....è veramente una pazzia👍

macello22 1 anno fa su tio
ma domandone, con che cosa verranno alimentati i suddetti veicoli elettrici? No al Nucleare no al Carbone, no a tutte le produzioni energetiche fisse e regolari... voglio vedere se con il sole e il vento riusciranno ad alimentarle essendo che nom vogliomo deturpare l'ambiente con parchi eolico o campi di pannelli fotovoltaici. oppure si tappezzerà l'Africa di tutto ciò e si faranno li le centrali a carbone, tanto fin che non inquiniamo noi va bene... e tante altre montagne e paesi spariranno per estrarre il Litio con nom so quanti morti per le sostanze chimiche prodotte. che ipocrisia

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
E la propulsione ad idrogeno? Freon? Elettromagnetica? (Quest’ultima perpetua..)
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