Lavoro, dopo due anni migliorano le prospettive

Il barometro del KOF: nonostante il quadro incerto, la maggioranza delle imprese ritiene che il numero di dipendenti sia ancora troppo basso
ZURIGO - Malgrado le incertezze congiunturali le prospettive a breve termine sul mercato del lavoro svizzero tornano a migliorare, per la prima volta dal 2022: lo segnala l'indicatore dell'occupazione calcolato dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF).
Il parametro si è attestato nel terzo trimestre 2024 a 5,2 punti, in progressione di 1,0 punti rispetto al periodo aprile-giugno, emerge dalle tabelle pubblicate oggi dal KOF. Il livello più alto dall'inizio delle misurazioni (cioè dal 1992) era stato registrato nel secondo trimestre 2022: 16,4 punti; da allora erano stati registrati valori in costante calo.
L'indicatore si basa sulle risposte di 4500 aziende interrogate nel mese di luglio. Nel complesso, la maggioranza delle imprese ritiene che l'attuale numero di dipendenti sia ancora troppo basso. Inoltre, la percentuale di ditte che prevedono di ampliare l'organico nei prossimi tre mesi supera quella di coloro che puntano a ridurlo. "L'indicatore suggerisce quindi che la normalizzazione del mercato del lavoro, dopo la situazione eccezionalmente buona del 2022 e 2023, sarà accompagnata da un atterraggio morbido", commentano gli esperti del KOF.
Il quadro varia peraltro notevolmente a seconda del settore economico. Le prospettive si sono sviluppate in modo particolarmente positivo nel settore manifatturiero e anche nel ramo bancario si osserva una crescita. Sono per contro peggiorati i segnali nei comparti del commercio al dettaglio e all'ingrosso, nonché nel segmento alberghiero e della ristorazione: in quest'ultimo caso si registrano i livelli più bassi dal terzo trimestre del 2021.




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