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LUGANOPresidio anti-militarista della Gioventù Comunista

21.05.21 - 17:37
Il sit-in si è tenuto simbolicamente presso la statua di George Washington
Gioventù Comunista
Presidio anti-militarista della Gioventù Comunista
Il sit-in si è tenuto simbolicamente presso la statua di George Washington

LUGANO - In occasione dell'odierna giornata d’azione "Sciopero per il Futuro", ha avuto luogo un sit-in organizzato dalla Gioventù Comunista (GC) presso la statua di George Washington a Lugano.

La manifestazione, svolta nel pieno rispetto delle vigenti normative sanitarie, ha voluto porre l’accento sulla necessità di analizzare la questione ambientale contemplando anche le responsabilità in materia di inquinamento e distruzione dei territori di eserciti e guerre. La scelta del luogo del presidio è dovuta proprio alla politica estera «guerrafondaia» condotta dagli Stati Uniti, simboleggiati dalla figura del loro primo presidente «e costantemente impegnati in numerose guerre e a fomentare tensioni per tutto il globo», sottolinea la GC, che tra queste ricorda l’aggressione israeliana (sostenuta dagli USA) nei confronti della Palestina, che è finalmente giunta ad un cessate il fuoco dopo giorni di terribili bombardamenti che hanno colpito innanzitutto la popolazione civile

Durante il presidio hanno preso parola il Coordinatore della GC Luca Frei, Samuel Iembo per il Partito Comunista (PC) e Fabio Marchioni per il Movimento Svizzero per la Pace (MSP). Frei nel suo discorso ha esposto come l’approccio alla crisi climatica non possa essere delegato alla sola responsabilità individuale dato che la gran parte delle emissioni sono riconducibili a grandi inquinatori, tra i quali possiamo trovare, oltre alla piazza finanziaria e alle multinazionali, anche gli eserciti.

Le principali rivendicazioni emerse durante il presidio sono le seguenti:

    1. Abolizione dell’obbligo di leva per un ridimensionamento dell’esercito: la GC invita a preferire il Servizio Civile, alternativa sociale e a tutela dell’ambiente;
    2. Stop all’esportazione di materiale bellico;
    3. No alle guerre e alle ingerenze imperialiste;
    4. Stop a qualsiasi tipo di collaborazione con la NATO e con Israele e ritiro dei soldati svizzeri all’estero, ad esempio dal Kosovo.
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