Il Consiglio federale ha risposto a un'interpellanza di Lorenzo Quadri sui disagi per i passeggeri del trasporto ferroviario. Negando il problema
LUGANO - BERNA. I ritardi? Non esistono. Il trasporto ferroviario in Ticino è «buono» secondo il Consiglio federale. Lo si legge nella risposta consegnata ieri al Consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega) che sul tema aveva interpellato il governo.
«Il Ticino è il terzo mondo ferroviario della Svizzera?». Il quesito presentato da Quadri all'ultima sessione parlamentare ha ricevuto risposta: puntuale, questa sì, ma non soddisfacente per l'interpellante. I ritardi sono «solo una percezione» per le Ffs, polemizza il leghista su Facebook, dove ha pubblicato il testo del responso.
La risposta - Le Ffs fanno sapere di avere investito «complessivamente 220 milioni di franchi» per rinnovare cinque stazioni da Chiasso a Bellinzona, e «circa due miliardi per l'acquisto di nuovo materiale rotabile» sull'asse a lunga distanza Nord-Sud. Oltre a 400 milioni per «nuove infrastrutture ferroviarie». La Galleria di base del Ceneri, precisa la risposta, «ridurrà ulteriormente i tempi di viaggio» entro il 2020.
«Treni puntuali» - Infine la stoccata che più infastidisce Quadri. «La puntualità dei treni passeggeri è buona, nonostante i numerosi lavori in corso» e quanto alle tratte suburbane «sono state adottate diverse misure di stabilità che stanno già dando i loro frutti». La puntualità, spiegano dalla ex regia federale, è semmai «aumentata».
In ritardo un treno su tre - Questione di punti di vista, viene da dire. In Svizzera, secondo i dati delle stesse Ffs, viaggia in ritardo un treno su tre. Il record negativo? È proprio in Ticino, alla stazione di Mendrisio, come scrivevamo pochi mesi fa. Uno standard «buono» anche per i passeggeri, o solo per il Consiglio federale? Ve lo chiediamo con un sondaggio (qui a fianco).