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LUGANOUn bagnino a quattro zampe in riva al lago

19.05.24 - 20:02
È iniziato a Lugano il corso di formazione della sezione cinofila della Società Svizzera di Salvataggio.
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Un bagnino a quattro zampe in riva al lago
È iniziato a Lugano il corso di formazione della sezione cinofila della Società Svizzera di Salvataggio.

LUGANO - Pochi raggi di sole, tra tanta pioggia, sono bastati a illuminare la giornata di presentazione della sezione cinofila della Società Svizzera di Salvataggio, che si è svolta ieri sabato 18 maggio, a Lugano. Una quindicina di curiosi sono accorsi alla foce del Cassarate dove hanno potuto conoscere da vicino il lavoro dei pattugliatori a quattro zampe. «È stato un momento importante per mostrare al pubblico il nostro progetto», ci ha spiegato Lorenzo Gentile, il responsabile della scuola per cani da salvataggio. 

Un pattugliamento in compagnia - I cani "bagnini" accompagnano ormai da un anno i pattugliatori che controllano, durante il periodo estivo, le sponde del lago di Lugano nell’area della Foce. «La giornata di ieri era finalizzata ad attirare l'attenzione della gente sull’importante lavoro che da un anno i nostri cani svolgono sulle sponde del Ceresio». Una novità che non è passata di certo inosservata. «Molte persone sono incuriosite dai nostri cani che indossano i giubbotti e si fermano a chiederci informazioni», ha continuato Gentile.

Un interesse che i responsabili non si sono lasciati sfuggire. «Di fronte a queste richieste è nata l’idea di organizzare una giornata di presentazione per permettere ai curiosi con potersi confrontare con chi dispone già di un brevetto».

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Tra difficoltà e soddisfazioni - L'open day si è rivelato un successo. Il tanto entusiasmo dovrà però confrontarsi con un percorso formativo tutt’altro che semplice. «La formazione dura un anno. Il conduttore dovrà sviluppare un’affinità speciale con il cane». Per facilitare questo sviluppo ecco che il gioco ricopre un aspetto centrale nell’addestramento. «Per il cane deve essere un divertimento. Non deve essere una forzatura». Non tutti gli animali sono portati. «Bisogna valutare molto bene l'umore dell'animale stesso. Se non c’è l’attitudine giusta è inutile che il padrone spinga per l'addestramento. Il cane deve fare quello che sente di fare».

Un cammino lungo sia per il cane che per il padrone, che inizia però senza l’animale. «Il conduttore deve svolgere una formazione di salvataggio da solo prima di poter lavorare con il cane. Deve apprendere le nozioni della società svizzera di salvataggio». I cani dovranno poi ottenere il brevetto al quale si aggiungeranno degli aggiornamenti periodici per poter prestare servizio.

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Tanto entusiasmo - L’obiettivo è chiaro: «Vogliamo avere più salvatori sul territorio capaci di intervenire con l'ausilio anche dei cani». Al momento l’unità cinofila conta cinque unità. «Per rispondere alla necessità del pattugliamento alla foce, per sensibilizzare la popolazione dobbiamo aumentare questo numero».

Dal 15 di giugno fino all’8 settembre le sponde della foce saranno quindi più sicure. «Pattugliano tutti i sabati e domeniche, oltre ai giorni festivi, dalle 14 alle 19. I pattugliatori con i cani sono delle figure molto apprezzate da parte della popolazione. I bambini vengono puntualmente a chiedere dei cani. Molti ragazzi si sono iscritti in seguito ai corsi di salvataggio. È importante sapere cosa fare in caso di pericolo. Le persone si interessano e si approcciano al salvataggio».

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