Cerca e trova immobili

LUGANOUna cultura per tutti

23.03.21 - 16:41
Aurelio Sargenti, candidato PS per il Municipio e il Consiglio comunale di Lugano
archivio
Una cultura per tutti
Aurelio Sargenti, candidato PS per il Municipio e il Consiglio comunale di Lugano

LUGANO - «Se togliamo ai nostri figli la possibilità di avvicinarsi all’arte, alla poesia, alla bellezza, in una sola parola alla cultura, siamo destinati a un futuro di gente superficiale e pericolosa» (Riccardo Muti). Questa pandemia ha messo in evidenza quanto siano importanti valori come la solidarietà, la competenza e, appunto, la cultura.

Molti appuntamenti pubblici (sociali, politici, culturali) sono stati cancellati; molti lavoratori e lavoratrici e professionisti della cultura sono in grave difficoltà e dentro di noi cresce sempre di più la voglia di tornare al più presto alla vita normale, anche se faticosa, problematica, non sempre serena. E non solo per lasciarci alle spalle la disperazione, ma perché urge il bisogno di vivere momenti di svago, di incontri conviviali; di ricevere e dare abbracci e di frequentare manifestazioni ed eventi culturali: conferenze, cinema, teatro, musica, spettacoli.

La nostra città di Lugano - oltre ad aver bisogno di solidarietà nei confronti dei più fragili e di competenza per una buona amministrazione - deve difendere e promuovere la cultura in tutte le sue forme ed espressioni perché la vita senza la cultura è come il giorno senza il sole, la notte senza le stelle, il corpo senza lo spirito. Nutrire la cultura significa nutrire l’anima; educare ad esercitare il nostro diritto alla critica; essere cittadini consapevoli, rispettosi e liberi.

La nostra città deve inoltre prestare maggiore attenzione al disagio manifestato dai giovani che, con gli anziani, soffrono molto di questo isolamento imposto; deve saper dare delle risposte adeguate, offrire loro degli spazi in cui possano giocare al pallone, a pallacanestro, divertirsi, incontrarsi.

La cultura che la nostra città deve avere a cuore non può essere solo quella promossa dal LAC, ma deve abbracciare anche la cultura popolare, che nasce dai quartieri della città; la cultura delle comunità giunte da noi da altre nazioni e che trova nella Festa multietnica primaverile (organizzata dal PS Lugano) la sua vetrina; la cultura promossa dai Centri giovanili dei vari quartieri, dalle società sportive, musicali e scientifiche. Una cultura di tutti e per tutti, facilmente accessibile (anche finanziariamente con l’aiuto della città) soprattutto ai giovani, alle famiglie, agli anziani e ai disoccupati.

Per promuovere la cultura nelle espressioni più diverse, ristabilendo le tradizioni dei comuni aggregati, le Commissioni di quartiere devono disporre di una maggiore autonomia decisionale e finanziaria e di spazi utili per ospitare iniziative di enti e associazioni; inoltre le Commissioni devono essere maggiormente coinvolte dal Municipio nelle questioni che riguardano il loro quartiere (oggi lo sono in modo insufficiente).

Il fatto che il “Dicastero Formazione, sostegno e socialità” sia diretto da Lorenzo Quadri, oltre che ad essere un bell’ossimoro, non lascia molto spazio alle speranze di miglioramento: cosa c’entra con la cultura uno che chiama “brozzoni” i frequentatori del Centro autogestito? Cosa c’entra con l’educazione uno che da trent’anni ogni domenica sul suo giornaletto dimostra grassamente la sua maleducazione, la sua incultura, la sua inciviltà? Mistero leghista!

Ticinonline è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
NOTIZIE PIÙ LETTE