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LUGANODemetrio Vittorini, testimone della letteratura

08.05.18 - 06:00
Durante la sua adolescenza, a casa del padre Elio, è venuto in contatto con i personaggi più significativi della cultura della metà del Novecento: Calvino, Montale, Pratolini, Duras, Ginsburg...
Demetrio Vittorini, testimone della letteratura
Durante la sua adolescenza, a casa del padre Elio, è venuto in contatto con i personaggi più significativi della cultura della metà del Novecento: Calvino, Montale, Pratolini, Duras, Ginsburg...

LUGANO - Alle 18 di venerdì 1° giugno Poestate ospiterà un interessante incontro, o meglio un viaggio nella grande letteratura internazionale. Il protagonista è Demetrio Vittorini, un uomo che può senz'altro considerarsi un privilegiato dal punto di vista culturale. Durante la sua adolescenza, a casa del padre Elio, è venuto in contatto con i personaggi più significativi della
cultura della metà del Novecento: Calvino, Montale, Pratolini, Duras, Ginsburg, Sereni, Guttuso... per non parlare dello zio Salvatore Quasimodo.

Questa esperienza si riversa nei suoi libri di ricordi ("Un padre e un figlio" e "Isole della memoria") e nei suoi romanzi e racconti. Un mondo variegato che Aurelio Sargenti farà riaffiorare con un'intervista su mezzo secolo di storia e politica, tra aneddoti privati e avvenimenti pubblici.

Demetrio Vittorini è nato a Gorizia nel 1934. Tenuto a battesimo da Eugenio Montale nel «mio bel San Giovanni», visse col padre Elio a Firenze fino al 1940. Frequentò il ginnasio a Siracusa e il
liceo classico a Milano. Si laureò in lettere inglesi alla Bocconi, trasferendosi poi a Londra per una seconda laurea in inglese, infine a Oxford dove ha studiato filologia slava. Ha insegnato invarie scuole e università in Italia, Irlanda, Galles, California, Sudafrica, e Svizzera. Curatore di alcune edizioni di Shakespeare, ha tradotto dall'inglese opere di Conrad e Naipaul, e dal
russo opere di Ilf e Petrov, Pushkin e Tolstoj.

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