Dazi Usa, le reazioni: «Concessioni problematiche». «No, una buona notizia»

Diverse le posizioni dei partiti. Critici i Verdi, per il PLR «è l'inizio di un lungo processo».
BERNA - L'entrata in vigore retroattiva dei dazi doganali Usa al 15% con effetto retroattivo è una «buona notizia».
A dirlo è il portavoce del PLR Christopher Ulmer su richiesta di Keystone-ATS. È tuttavia solo l'inizio di un lungo processo che durerà circa due anni.
«È quindi difficile valutare i risultati in questo momento, prima ancora che i negoziati abbiano avuto inizio», ha affermato il portavoce del PLR. «Il partito analizzerà alcuni aspetti in modo critico, ha aggiunto Ulmer, senza però fornire ulteriori dettagli».
I Verdi invece ritengono «problematiche le concessioni fatte dal Consiglio federale a Donald Trump. Il governo sta creando un fatto compiuto pochi giorni prima che il Parlamento venga consultato. La popolazione svizzera non vuole né carne agli ormoni a basso costo né polli al cloro nei propri piatti e nemmeno Cybertruck nei propri quartieri», ha dichiarato la presidente dei Verdi Svizzeri Lisa Mazzone. I Verdi non accettano un accordo a spese dei consumatori e dell'agricoltura.
«Chiediamo che il mandato negoziale venga finalmente reso pubblico e che tutti i dettagli vengano chiariti, affinché non solo i miliardari del Team Switzerland, ma l'intera popolazione possa avere voce in capitolo», ha dichiarato la presidente dei Verdi.



