SSR, il ritorno alle FM che fa discutere

Il dietrofront è stato accolto con favore, ma non da tutti. Secondo Unikom, il progetto sarebbe un «puro spreco di denaro»
BERNA - L'Unione delle radio non commerciali (Unikom) ha definito "deplorevole" il fatto che la SSR ritorni a trasmettere anche sulle onde FM. Le radio private svizzere, invece, accolgono con favore la decisione. Dal canto suo, l'UFCOM ha annunciato che il ritorno avrà ripercussioni sulla riassegnazione delle concessioni radio.
La SSR è stata di fatto tradita dalle radio private FM, ha precisato Unikom all'agenzia Keystone-ATS. Se il ritorno della SSR alle frequenze FM dovesse diventare realtà, ciò rallenterebbe il completamento della digitalizzazione.
Secondo Unikom, il progetto sarebbe un «puro spreco di denaro». Sarebbe più conveniente convertire le auto di tutti gli ascoltatori radiofonici o regalare loro una radio DAB+ piuttosto che continuare a trasmettere via FM, ha proseguito. «La maggioranza silenziosa si è svegliata e ora scuote solo la testa», ha indicato il presidente di Unikom Reto Wettstein.
Già dopo la votazione di martedì, l'associazione aveva annunciato che si sarebbe rivolta alla Commissione della concorrenza (Comco) per verificare se il mantenimento delle attuali concessioni FM costituisse una distorsione illegittima della concorrenza. Secondo Wettstein, l'annuncio della SSR ha aggravato lo svantaggio competitivo delle radio non FM.
Un rinnovo delle attuali concessioni radiofoniche deve quindi essere completamente escluso. Inoltre, secondo Unikom, ora sorgono ulteriori questioni giuridiche: chi dispone delle frequenze restituite? E cosa significa l'intenzione della SSR di partecipare al nuovo bando di concorso per le frequenze?
Ritorno ha un impatto su assegnazione - Sollecitato da Keystone-ATS, l'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha scritto che il ritorno della SSR verrà preso in considerazione nell'esame della procedura di assegnazione delle concessioni. Al momento non è ancora possibile stimare l'ammontare dei costi.
Secondo l'UFCOM, tuttavia, occorre tenere conto dei seguenti fattori di costo: le spese tecniche e amministrative per la ripresa delle trasmissioni in FM, i canoni annuali per il funzionamento delle trasmissioni in FM e i costi annuali per la gestione delle sedi.
Radio private accolgono decisione - Dal canto suo, l'Associazione svizzera delle radio private VSP/ASRP è in contatto con l'UFCOM, ha scritto il direttore Reto Scheurer su richiesta di Keystone-ATS. «Bisogna innanzitutto attendere un primo orientamento strategico».
La decisione della SSR è stata accolta favorevolmente dalle radio private. «È una decisione a favore del mezzo radiofonico e in particolare della popolazione, che continua ad ascoltare in gran numero la radio FM», ha aggiunto Scheurer.
Con il ritorno alle onde FM, alcuni ascoltatori tornerebbero inizialmente ai programmi della SSR. Tuttavia, è molto più importante che il mercato elvetico nel suo complesso non perda ascoltatori. «Dopo lo spegnimento delle frequenze FM della SSR, circa 100'000 ascoltatori sono passati a programmi FM stranieri e ciò va evitato», ha sottolineato Scheurer.
Gli investimenti per il DAB+ e l'intera digitalizzazione rimangono quindi invariati. «Le radio regionali che trasmettono in FM sono già da tempo ricevibili su vasta scala tramite DAB+. Tale diffusione rimarrà invariata».



