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SVIZZERA

Zugo deporta tutti i criminali stranieri, Neuchâtel appena il 29%

L’applicazione delle espulsioni per cittadini stranieri, riconosciuti colpevoli di reati, non procede allo stesso modo in tutta la Svizzera. Le differenze tra i cantoni restano significative.
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Zugo deporta tutti i criminali stranieri, Neuchâtel appena il 29%
L’applicazione delle espulsioni per cittadini stranieri, riconosciuti colpevoli di reati, non procede allo stesso modo in tutta la Svizzera. Le differenze tra i cantoni restano significative.

ZURIGO - Da anni esponenti di spicco dell’UDC chiedono al Consiglio federale un quadro chiaro sull’esecuzione dei provvedimenti di espulsione. La mozione fu lanciata dall’allora presidente del partito, Toni Brunner, ed è oggi portata avanti dal capogruppo Thomas Aeschi. Non appena sono diventati disponibili i primi dati sui provvedimenti di espulsione emessi, dall'UDC sono le richieste si sono ampliate all’effettivo numero di allontanamenti eseguiti.

Lo scorso anno la Confederazione ha presentato per la prima volta statistiche complete. Ora Aeschi insiste nuovamente, chiedendo per ciascun cantone il rapporto tra espulsioni disposte e quelle realmente realizzate.

Dai dati pubblicati oggi dal Blick emerge che, nonostante l’obbligo introdotto nel 2016 con l’iniziativa sull’espulsione, non esiste ancora un’applicazione uniforme. Mentre cantoni come Zugo, Glarona e i due Appenzello hanno eseguito il 100% dei provvedimenti – sebbene i numeri siano molto ridotti – altri mostrano percentuali diverse: Basilea Città raggiunge il 97%, Soletta il 96%, Ticino l'85,8%, Berna circa il 77%.

Il quadro cambia nettamente nella Svizzera romanda. Vaud e Ginevra hanno attuato solo circa il 45% delle espulsioni ordinate, mentre Neuchâtel e Giura arrivano appena a un terzo. Le cifre si riferiscono ai provvedimenti effettivamente eseguiti entro la fine del 2024.

Le differenze emergono anche considerando i reati: per furto con violazione di domicilio la quota d’espulsione è del 62%, per traffico di stupefacenti arriva al 70%, mentre per stupro scende sotto la metà e per omicidio si ferma al 38%.

La ragione principale è la clausola di “caso di rigore”, che consente ai giudici di rinunciare all’allontanamento in presenza di gravi motivi personali. L’UDC aveva cercato di eliminarla con l’iniziativa per l’attuazione automatica, ma il progetto è stato chiaramente bocciato con il voto del 2016.

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