Milionario perseguita l’ex giocatrice dell’FC Zurigo
Messaggi a sfondo sessuale, pedinamenti e paura: l’uomo d’affari che perseguitava Marie-Therese Höbinger si è dichiarato colpevole.
LIVERPOOL - Marie-Therese Höbinger, ex talento dell’FC Zurigo e oggi in forza al Liverpool FC, si trova al centro di una vicenda inquietante che supera i confini del campo da gioco. La giocatrice austriaca è infatti stata vittima di stalking da parte di un uomo d’affari londinese.
Nel 2023, la 24enne ha salutato l’FCZ dopo due titoli di campionato e una vittoria di coppa per unirsi alla Premier League, approdando in Inghilterra per vestire la maglia dei Reds. L’esperienza sportiva si è però trasformata in un incubo fuori dal terreno di gioco.
Messaggi sessuali e pedinamenti - Come reso noto dalla polizia del Merseyside, l’imputato – identificato come Mangal Dalal, 42 anni, imprenditore con un patrimonio milionario – ha ammesso di aver inviato ripetutamente a Höbinger messaggi a sfondo sessuale tramite Instagram tra il 27 gennaio e il 16 febbraio 2025. In alcune comunicazioni avrebbe persino fornito il proprio numero di telefono e indirizzo, lasciando intendere l’intenzione di raggiungere la calciatrice durante le partite.
Nonostante il blocco sui social e l’immediata segnalazione al Liverpool FC, Dalal si è presentato a Manchester durante una trasferta del club il 16 febbraio, rimanendo vicino al campo fino al termine della gara. Allertata la sicurezza, la polizia ha poi interrogato l’uomo, che ha ammesso i fatti sostenendo di trovarsi in uno stato di instabilità mentale.
Le accuse e la battaglia legale - La Procura ha confermato le accuse di stalking, definendo il comportamento dell’imputato «ossessivo e mirato». «Marie Höbinger è una professionista di talento all’apice della carriera. Dalal l’ha trattata come un oggetto su cui proiettare le proprie fantasie», ha dichiarato il Procuratore Capo.
Il 4 dicembre 2025 Dalal si è ufficialmente dichiarato colpevole dinanzi al tribunale di Liverpool. La sentenza è attesa per il 20 gennaio 2026 presso la Corte di Westminster.
