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«Tornare? C'è questa possibilità»

«Vorrei che si capisse quanto mi è stata resa difficile la vita»
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«Tornare? C'è questa possibilità»
«Vorrei che si capisse quanto mi è stata resa difficile la vita»
Annullato il passaggio Bentancur-Trujillo? Non funziona così.
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BELLINZONA - Lo stop imposto dalla Commissione delle licenze ha portato il caos a Bellinzona dove, dopo mesi di pazienza e lavoro certosino, si trovano con l’acqua alla gola, costretti ad accelerare per salvare il salvabile. Per ottenere, nello specifico, quella licenza III che garantirebbe al club di portare a termine il campionato. 

L’accelerazione non sarà però solo quella della proprietà attuale, che in mesi di operazioni non è riuscita a risolvere il rebus della legislazione bancaria svizzera, ma - forse - anche di chi fino all’estate era al timone della barca. 

«Sulla base della documentazione presentata dal club, la Commissione delle licenze non può acconsentire alla vendita da parte di Pablo Jesus Bentancur a Juan Carlos Trujillo Velasquez della maggioranza (nello specifico della totalità) del capitale azionario dell’AC Bellinzona e pertanto revoca la licenza III con effetto immediato», ha fatto sapere la Commissione delle licenze.

Questo non significa in ogni caso che ci sarà un salto indietro di cinque mesi e mezzo e che Bentancur tornerà automaticamente patron. Perché nel frattempo molto, anche a livello legale, è cambiato. Una nota di un organismo pallonaro non cancella infatti firme su atti notarili. E questi, da metà agosto, certificano che l’amministratore unico del club della Capitale è Rosa Montero, Mario Alberto, cittadino spagnolo, in Massagno.

Un ritorno di Bentancur - uno che l’appuntamento con le licenze non lo ha mai mancato - non è in ogni caso da scartare a priori. Con il passaggio di proprietà che non è ancora stato del tutto “saldato” e con la squadra, una sua creatura, in difficoltà, l’agente sudamericano avrebbe anzi tutto l’interesse a presentarsi nuovamente in Ticino. Per rientrare davvero in gioco, come proprietario, sostenitore, amico o altro, Pablo vuole però prima essere sicuro di avere quel sostegno dal Municipio che in passato non ha mai avuto. Di più vuole - come già fatto dalla legge d’altronde - che l’organo Esecutivo della Città, si scusi, che riconosca pubblicamente di essersi schierato dalla parte sbagliata in occasione della denuncia presentata nei suoi confronti da un dipendente comunale. 

Denuncia per Ingiuria, vie di fatto, diffamazione, lesioni semplici e calunnia poi evaporata perché, dopo aver incassato il sostegno del Municipio, una volta messo alle strette l’accusatore ammise di aver avuto “una percezione inesatta dell’accaduto”. 

«Una volta appurata la verità ho scritto per ben due volte al Municipio - ha spiegato proprio Bentancur - Sono stati molto veloci ad accusarmi schierandosi dalla parte del loro funzionario, ma non si sono poi fatti sentire quando era il momento delle scuse. In ballo c’è poi ancora la questione di Martino Colombo, che mi ha colpito nel settembre 2023, su cui pende un decreto di accusa per lesioni semplici, al quale ha fatto opposizione. Tornare a Bellinzona? C’è questa possibilità, ma vorrei che si capisse quanto mi è stata resa difficile la vita».

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