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«"Sono finalmente libera", disse mia figlia il giorno prima di essere uccisa»

La testimonianza della mamma di Kelly, la giovane di Losanna che nel maggio del 2023 è stata brutalmente assassinata dal suo ex compagno.
20Minutes
Fonte 20Minutes
«"Sono finalmente libera", disse mia figlia il giorno prima di essere uccisa»
La testimonianza della mamma di Kelly, la giovane di Losanna che nel maggio del 2023 è stata brutalmente assassinata dal suo ex compagno.

LOSANNA - «18 anni di carcere non sono abbastanza». È quanto ha detto a 20Minutes la mamma di Kelly, la 23enne di Losanna che a maggio 2023 è stata accoltellata e uccisa dal suo ex compagno.

Dopo la condanna del responsabile, riconosciuto colpevole di assassinio settimana scorsa, la donna ha infatti voluto fornire la sua testimonianza al quotidiano romando.

La rottura con il compagno - «Il giorno prima dell'accaduto, il 22 maggio, ero seduta sul divano con mia figlia e lei mi ha guardata e mi ha fatto un grande sorriso. Era veramente felice e mi ha detto "Mamma finalmente sono libera, posso fare quello che voglio e quando voglio". E lì mi sono detta "mia figlia tornerà a vivere" ed ero felice per lei».

La tragedia - Le cose, tuttavia, non sono andate come sperava. Il giorno successivo, 23 maggio, il giovane ha attirato Kelly nella sua trappola, riuscendo a organizzare un incontro con un pretesto: la promessa di restituirle una parte dei soldi che le doveva. Ed è sfruttando questa occasione che il 23enne ha accoltellato Kelly alla gola, nella sua auto.

«Ha tolto la vita a mia figlia» - La pena di 18 anni ordinata per l'oggi 25enne, intanto, non sembra aver dato pace alla famiglia: «Ha tolto una vita e trovo che meriterebbe molto di più, perché fino a oggi non ha fatto che mentire, anche a processo», ha dichiarato la donna. «Le sue scuse non sono servite a niente perché non le accetto. Ha tolto la vita a mia figlia».

La mamma di Kelly ha infine sottolineato che è necessario un cambiamento radicale riguardo alla problematica della violenza sulle donne e dei femminicidi. «Kelly ha avuto paura, e così altre donne. Hanno paura ed è per questo che non parlano, perché sanno che se parlano va a finire male».

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