No all'iniziativa popolare "Per un'economia responsabile entro i limiti del pianeta"

Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino (SSIC TI)
Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino (SSIC TI)
BELLINZONA - La Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino (SSIC TI) invita a votare un chiaro no all’iniziativa popolare "Per un'economia responsabile entro i limiti del pianeta". Le sue conseguenze colpirebbero cittadini e imprese con costi insostenibili, minando il benessere e la competitività del Paese.
Questa proposta comporterebbe conseguenze gravissime per i cittadini e per l'intero settore economico svizzero. L'iniziativa fissa obiettivi irrealistici, come la riduzione del consumo di risorse del 67% in soli dieci anni, senza indicare come tali risultati possano essere raggiunti. Questo approccio non tiene conto delle reali implicazioni pratiche ed economiche.
Un'applicazione di queste misure comporterebbe un drastico aumento dei costi per i beni e i servizi essenziali. I cittadini si troverebbero ad affrontare rincari significativi, che colpirebbero in particolare le famiglie e le fasce di popolazione con redditi più modesti. Allo stesso tempo, le imprese svizzere subirebbero un aumento insostenibile dei costi di produzione e una perdita di competitività, con il rischio concreto di delocalizzazioni e chiusure.
Anche il settore delle costruzioni, che rappresenta una parte importante della nostra economia, sarebbe duramente colpito. Le limitazioni all'estrazione e all'uso dei materiali da costruzione porterebbero a una riduzione delle attività edilizie, un aumento dei costi e una perdita significativa di posti di lavoro. Queste misure, assolutamente insostenibili, danneggerebbero gravemente il tessuto economico del Paese.
La SSIC TI sottolinea che una transizione ecologica è possibile, ma deve essere realistica e compatibile con il benessere della popolazione e lo sviluppo economico. Invece di imporre obiettivi irraggiungibili, occorre puntare su misure concrete e attuabili, come l'incremento delle ristrutturazioni energetiche, la promozione della densificazione urbana e il rafforzamento dell'economia circolare.
Per tutte queste ragioni, la SSIC TI respinge con fermezza questa iniziativa estrema e raccomanda ai cittadini di votare il prossimo 9 febbraio 2025.





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