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OSPITEMontalbano di Stabio: lupi o pecore?

01.02.17 - 19:19
Non si placa la polemica su uno dei luoghi storici del Mendrisiotto.
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Montalbano di Stabio: lupi o pecore?
Non si placa la polemica su uno dei luoghi storici del Mendrisiotto.

STABIO - Non si ferma la polemica sul progetto edilizio che voleva trasformare il ristorante Montalbano, a Stabio, in zona residenziale. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato da parte dei promotori della petizione promossa nei mesi scorsi contro l'operazione immobiliare.

Abbiamo letto con piacere e spasso le argomentazioni dei promotori immobiliari, improvvisamente

divenuti cultori dell’ambiente, architetti paesaggisti e tutori della causa comune. Tutti tratti somatici
apparsi solo dopo il sollevamento popolare da parte di chi a Stabio e al Montalbano vuole bene
sul serio. Se la popolazione fosse stata silente, cosa sarebbe successo sul promontorio tra i più belli
del mendrisiotto?
Alla luce dei fatti recenti, che non depongono certo a favore dei nuovi proprietari, e di alcune
arbitrarie interpretazioni apparse sulla stampa a firma del Municipio, riteniamo doveroso sottoporre
all’attenzione dell’opinione pubblica, per onestà e trasparenza nei loro confronti, alcune
precisazioni.
- L’auspicio dei firmatari della petizione, è stato quello di rendere attenta l’Autorità preposta a
vigilare convenientemente sulla trasformazione del “fiore all’occhiello” del territorio comunale;
- L’Autorità comunale ha recepito il messaggio e ha accolto il nostro atto democratico con
favore. Lo stesso municipio aveva, per la verità, già incaricato dei professionisti di analizzare
l’inserimento armonioso dell’intervento edificatorio in quest’area sensibile (e visibile). Difficile
comprendere cosa ostacoli il lavoro dei prescelti considerata la ordinaria difficoltà del tema
edilizio. Tuttavia siamo fiduciosi che il “Masterplan” arrivi prima di Pasqua (2017) e che esso
includa anche l’area intorno al ristorante, di cui, precisiamo, non si è mai inteso difenderne
l’attività in quanto esercizio commerciale
- Il testo della petizione non è difficile ma efficace:
Petizione Montalbano - STABIO
“Nel 2011, a riprova dell’accresciuta sensibilità verso il territorio e nel tentativo di arginarne l’informe
trasformazione a beneficio della necessaria qualità degli spazi abitativi, viene approvata la Legge
sullo Sviluppo Territoriale (Lst 21.6.2011) che introduce il principio di inserimento ordinato ed armonioso
a fondamento di ogni intervento sul territorio (art. 94 cpv. 2 Lst e 100 Rlst)
Il sedime su cui sorge da più di 100 anni il ristorante Montalbano, a Stabio, occupa un luogo
panoramico di pregio e detiene un requisito di bellezza paesaggistica imperdibile.
Recentemente è stato acquistato da tre imprenditori edilizi del luogo. La proprietà, di circa 5’000
mq, è stata rapidamente frazionata in 4 particelle. Nel mese di febbraio 2016 spuntano le prime
modine relative alla domanda di costruzione di una residenza bifamiliare; altre evidentemente
seguiranno.
L’edificazione del comparto senza altro criterio che lo sfruttamento edilizio comporterà
inevitabilmente la perdita definitiva e irreversibile di un luogo prezioso, che idealmente
appartiene all’intera collettività di Stabio.
Si chiede quindi al Municipio e al Consiglio comunale, nell’ambito delle rispettive competenze, di
PROTEGGERE IL LUOGO SIA DAL PUNTO DI VISTA NATURALISTICO (piante secolari) CHE
PAESAGGISTICO (collina e vigne) E DEL PATRIMONIO CULTURALE.
In particolare, si chiede:
1) di sospendere tutte le procedure edilizie, in corso o future, mediante una zona di pianificazione o
altre misure idonee di salvaguardia della pianificazione;
2) di modificare il piano regolatore, introducendo l’obbligo di un piano di quartiere, oltre che tutti i
parametri edificatori e i vincoli di tutela necessari a garantire uno sfruttamento edilizio compatibile
con valori naturalistici, paesistici e culturali presenti.
- All’insinuazione secondo la quale la nostra petizione avrebbe arrecato danno economico al
Montalbano non diamo seguito dal momento che il sig. Croci Torti ha sempre numerosi e
affezionati clienti data la sua squisita accoglienza e la cucina di qualità.
- Ognuno fa il suo mestiere e dunque è naturale che chi investa capitali voglia avere un
profitto. Tuttavia questo non esclude la possibilità di farlo costruendo nel rispetto delle norme e
del bene comune, come la petizione raccomanda.
- Invitiamo inoltre il Municipio a sottoporre lo stesso testo, come si legge, all’attenzione del CC in
modo da estenderne la discussione sulla «tutela e il rispetto del nostro territorio» ad un ambito
più ampiamente democratico
Questa nostra presa di posizione, (se necessario ce ne saranno altre), ha il solo scopo di non
lasciare passare, senza eccepire, i tentativi di manipolazione dei nostri intendimenti e di garantire
l’efficace salvaguardia di un’area di indubbio pregio.
Restiamo, come sempre, ben volentieri disponibili al dialogo certi che il confronto sia la strada
giusta verso le proposte migliori e di più ampio consenso.

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