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DANILO FORINI

Così non ci siamo proprio

Danilo Forini, Granconsigliere PS
Danilo Forini
Fonte DANILO FORINI
Così non ci siamo proprio
Danilo Forini, Granconsigliere PS

Così, non ci siamo proprio

Uno schiaffo alla volontà popolare. Il risultato della votazione di settembre dell’iniziativa per limitare i premi di cassa malati al 10% del reddito disponibile è stato chiaro. Come minimo ci si aspettava un miglioramento della situazione e quindi un aumento del sistema di riduzione dei premi di cassa malati (Ripam), almeno parziale. E invece no. La maggioranza del Governo non solo non ha voluto fare un primo passo per applicare la decisione popolare, ma addirittura propone un taglio sulla Ripam nel Preventivo 2026. Un taglio di 6,5 milioni all’anno. L’auspicio è ora che il Gran Consiglio blocchi questa proposta irrispettosa del voto popolare. Intanto però, in questi giorni, le prime persone hanno già ricevuto le prime risposte alla domanda di riduzione dei premi per il 2026.

Prendiamo un esempio. Madre sola con due figli adolescenti. Lei lavora, un lavoro normale. Il reddito imponibile della famiglia monoparentale è di fr. 49'000.- annui che grazie al riconoscimento del rincaro e ad un aumento della percentuale lavorativa sale a fr. 54'000.- l’anno scorso. Nel frattempo, però, sale anche il costo della vita: affitto, prezzi dei supermercati, l’assicurazione auto, il caffè, la pizza e soprattutto aumentano i premi di cassa malati per tutta la famiglia. Mille franchi in più solo nel 2026. Per fortuna questa famiglia beneficiava di una riduzione di circa 1400 franchi per figlio e di 800 franchi per la mamma: 3600 franchi all’anno che aiutano a tirare il fiato.

Ma ecco la doccia fredda: la richiesta di Riduzione 2026 dei premi LaMal è respinta. La motivazione è indicata nella decisione: “per definire il reddito disponibile massimo è stata applicata la modifica secondo il messaggio n. 8619 del 29.09.2025 (Preventivo 2026 e ulteriori misure di riequilibrio finanziario, pag. 39)”. In sintesi nessun aiuto.

Il Consiglio di Stato continua a sostenere che si tratti di una misura tecnica senza influenza sui premi che pagano le cittadine e i cittadini. Le decisioni che cominciano ad arrivare a casa dimostrano invece il contrario: la misura proposta (e già applicata dai solerti funzionari senza nemmeno ancora una base legale decisa dal Parlamento) annulla completamente l’effetto dell’evoluzione del costo della vita e riduce il diritto di riduzione dei premi di cassa malati. Una scelta pensata, voluta e mirata per smussare il diritto dei sussidi per il ceto medio.

Invece che andare nella direzione decisa del Popolo e aumentare le riduzioni ai premi, si vogliono risparmiare 6.5 milioni, soldi in meno che mancheranno a famiglie come questa. Invece che un passo in avanti, ne state facendo uno indietro.

L’appello è che il Gran Consiglio respinga questa modifica particolarmente inopportuna in questo momento e che semmai la si riprenda solo nell’ambito di un’introduzione (al più presto!) dell’iniziativa sul 10%.

A questo proposito, abbiamo proposto che se il Ticino dovesse ricevere come previsto dei dividendi della Banca Nazionale, questi soldi sia utilizzati per ridurre i premi di cassa malati. Una proposta concreta, percorribile e anche – a nostro parere – logica.


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