Aperto un procedimento penale nei confronti del sopravvissuto

Dramma di Torre: omicidio colposo, grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale e guida senza autorizzazione sono le ipotesi di reato.
BLENIO - Trapelano nuovi dettagli sull'incidente mortale verificatosi in Valle di Blenio nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 dicembre. A comunicarli a tio.ch è la Magistratura dei minorenni. In particolare sarebbe stato aperto un procedimento di natura penale nei confronti del giovane di 16 anni sopravvissuto che si trovava alla guida del veicolo schiantatosi e bruciato in territorio di Torre.
«La Magistratura dei minorenni e la Polizia cantonale confermano l’apertura di un procedimento penale nei confronti di un 16enne – sottolinea un portavoce –. Sulla base degli esiti dei primi accertamenti, il ragazzo, rimasto ferito dopo i fatti, si sarebbe trovato alla guida del veicolo al momento dell’incidente».
Al termine degli interrogatori iniziali e degli accertamenti tecnici effettuati fino a ora, il giovane è stato rilasciato. «Le ipotesi di reato nei suoi confronti sono di omicidio colposo, grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale e guida senza autorizzazione. L’inchiesta è coordinata dalla Magistratura dei minorenni. Considerati gli atti istruttori in corso non verranno rilasciate ulteriori informazioni».
Nella giornata di sabato, lo ricordiamo, si è svolto a Dangio il funerale dell'altro occupante del veicolo, un ragazzo che avrebbe compiuto 17 anni il prossimo 23 dicembre. La famiglia della vittima aveva chiesto ai media una certa discrezione, inviando un comunicato alle principali testate.
A spiccare nel testo in particolare alcune frasi: «A tutti i giovani che stanno attraversando una fase della vita tanto intensa quanto fragile, ricca di emozioni e di scoperte, l’invito è quello di fermarsi un attimo a riflettere prima di compiere scelte che, talvolta, possono portare a conseguenze irreversibili. Trasgredire le leggi, anche quelle del buonsenso, non è mai una buona scelta. Fermatevi qualche secondo, pensate a ciò che potrebbe accadere, chiedete aiuto. Noi genitori non vi vogliamo perfetti. Vi vogliamo vivi. ».
Intanto sui retroscena della tragedia restano aperti ancora diversi interrogativi. Non è ancora noto ufficialmente se la vettura guidata dal 16enne sopravvissuto appartenesse effettivamente a suo fratello, come qualcuno aveva inizialmente ipotizzato. Così come non è noto se il proprietario dell'auto fosse a conoscenza del fatto che quella sera al volante del veicolo ci fosse il ragazzo finito ora sotto accusa.




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