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CHRISTIAN TRESOLDI

Quando Lugano accese la luce: il primo Natale elettrico

Christian Tresoldi, consigliere comunale di Lugano.
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Quando Lugano accese la luce: il primo Natale elettrico
Christian Tresoldi, consigliere comunale di Lugano.

Il Natale del 1888 rappresenta uno dei momenti più affascinanti e meno conosciuti della storia di Lugano. In quell’inverno, tra il profumo di castagne in Piazza Grande e le carrozze che scendevano dal Ceresio, la città sperimentò per la prima volta la luce elettrica pubblica. Fino ad allora le strade erano illuminate da lampade an olio e a gas che gettavano una luce calda ma debole. Con il calare della sera, Lugano si spegneva: la vita sociale rallentava, le botteghe chiudevano presto e la notte apparteneva quasi interamente al buio. La svolta arrivò quando il Comune approvò l’installazione dei primi generatori elettrici, un progetto all’avanguardia per l’epoca.

La prima accensione avvenne proprio a ridosso del Natale. in Piazza della Riforma, davanti a centinaia di curiosi. Le cronache raccontano che molti cittadini rimasero “quasi intimoriti” da quel biancore improvviso che illuminava il Municipio e le facciate circostanti. Alcuni cavalli dei cocchieri, abituati a muoversi nella penombra, si spaventarono; i bambini invece ridevano, indicando quel miracolo moderno come se fosse un gioco di magia. Non tutti accolsero con entusiasmo la novità. I lampionai, che ogni sera accendevano manualmente i vecchi lumi, temevano che l’elettricità avrebbe messo fine al loro lavoro. E i più anziani, legati al romanticismo della luce a gas giudicavano l’innovazione «troppo forte, quasi innaturale».

Eppure, la città cambiò subito. Quell’anno le botteghe di Via Nassa rimasero aperte più a lungo  incoraggiate dalla nuova luminosità: un’abitudine che segnò la nascita delle prime vere “serate natalizie” di Lugano. Al vicino Grand Hotel du Lac venne allestito uno dei primi alberi di Natale illuminati elettricamente in Ticino una meraviglia che attirò curiosi da tutto il Cantone. Il Natale del 1888 non fu quindi solo un’esperienza tecnica: fu un simbolo. La dimostrazione che Lugano, pur restando elegante e raccolta, sapeva guardare al futuro. Oggi, quando le luminarie si accendono nel centro città, ripetiamo senza saperlo quel gesto audace che, più di 130 anni fa, trasformò per sempre il volto delle nostre serate invernali.

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