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Luce verde al Preventivo 2026

Via libera dall'aula al documento della maggioranza della Commissione. Non ci saranno i tagli ai sussidi per i premi di cassa malati.
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Luce verde al Preventivo 2026
Via libera dall'aula al documento della maggioranza della Commissione. Non ci saranno i tagli ai sussidi per i premi di cassa malati.

BELLINZONA - Alla fine, dopo “soli” due giorni di discussione, con 38 voti l’aula ha approvato il Preventivo 2026. Avallato quindi il rapporto di maggioranza stilato da Centro e Plr. Decisiva l'astensione del Ps.

Il disavanzo sarà di 108,9 milioni - Il messaggio del governo, lo ricordiamo, presentava un deficit di 97,4 milioni di franchi. Dopo la revisione e l'approvazione di alcuni emendamenti, i conti aggiornati del 2026 chiuderanno con un deficit di 108,9 milioni, a poche migliaia di franchi dal freno al disavanzo.

Gli emendamenti - Erano 21 in totale gli emendamenti previsti (un anno fa furono più di 70), la maggior parte dei quali riguardanti i valori di stima, i tagli e le iniziative sulle casse malati votate a settembre. Approvato quello presentato dai socialisti e dall'Mps sulla rinuncia al taglio di 6,5 milioni dei sussidi RIPAM e uno del Partito comunista sul recupero delle carcasse degli animali stralciando un rincaro di 80mila franchi (l'aula si è espressa a favore con 74 voti). Tutti gli altri emendamenti, la gran parte a firma Mps (tra i quali quelli inerenti l'orientamento scolastico e i pronto soccorso di zona) sono stati respinti.

Rapporto di maggioranza - Tre i rapporti presentati. Nessuno dei quali, almeno sulla carta, aveva i numeri solidi per essere approvato. La maggioranza della Commissione della Gestione, formata da Centro e Plr, proponeva di approvare il messaggio presentato dal Governo (con la sola esclusione dell'aumento dell'imposta di circolazione), perché non farlo «indebolirebbe il Parlamento, che perderebbe la possibilità di dare indicazioni vincolanti al Governo e di fissare i criteri per l’attuazione delle iniziative». Il documento, stando alla discussione in aula, dovrebbe contare sui voti anche di Avanti con Ticino&Lavoro e i Verdi liberali.

Lega-Udc - Sono due i rapporti firmati dalle minoranze della commissione. Lega e Udc proponevano di approvare il preventivo, imponendo però «l’obiettivo del pareggio economico». Si domandava, in concreto, un freno sulle entrate di competenza del Gran Consiglio (pari a 61,4 milioni), la non sostituzione del personale dello Stato partente nella misura del 50% (contro il 10% previsto dal Governo) e i tagli sul settore dell'asilo.

Ps-Verdi - Da sinistra, invece, socialisti e verdi vincolavano l'approvazione dei conti allo stralcio di «alcune misure di risparmio ritenute inadeguate o troppo incisive sulle fasce più fragili della popolazione». Tra queste, svetta il taglio ai sussidi per i premi di cassa malati, pari a 6,5 milioni di franchi, ribadito anche in uno dei cinque emendamenti presentati giovedì scorso. In aula, Fabrizio Sirica (PS) sottolineava come fosse «il momento della responsabilità. Non si può ragionare solo per convenienza di parte: di fronte a segnali concreti da parte di Plr e Centro su premi cassa malati, ripam e tutela fasce più deboli e sui dipendenti, noi potremmo fare un’astensione responsabile sul dossier di maggioranza».

Il tram-treno resta in corsa - Intanto, in mattinata, la Gestione ha deciso che il sorpasso di spesa relativo alla rete Tram-Treno resta all’ordine del giorno. Non è stata accolta, quindi, la richiesta dell’Udc di posticipare la discussione così da poter approfondire la questione. Però, come domandato in aula, la trattanda slitta in fondo all’ordine del giorno. Se ne discuterà, quindi, verosimilmente, giovedì. L'Udc ha annunciato che non farà marcia indietro, paventando un referendum finanziario.

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