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Stefan Krebser

E ancora sul tram-treno!

Stefan Krebser Presidente associazione RailValley
red
Fonte Stefan Krebser
E ancora sul tram-treno!
Stefan Krebser Presidente associazione RailValley

Le polemiche uscite negli ultimi giorni concernenti la capacità di trasporto nelle ore di punta sono importanti, ma considerando tutto l’insieme è solo una delle tante problematiche che questo progetto contiene. Di seguito elenchiamo le tre problematiche principali, già da sempre segnalate da diverse organizzazioni e associazioni.

Viene criticato:
Fermata Cavezzolo
Lo spostamento di questa fermata da Bioggio-Molinazzo è unicamente dovuto all’ eventuale prolungamento della pista dell’aeroporto veso nord. Una spesa di questo tipo a carico del tram-treno in ogni caso non è legittima.
Lo spostamento della fermata a Cavezzolo elimina la possibilità di mantenere la linea collinare che porta alla stazione di Lugano, o se dovesse poi essere comunque mantenuta porterà ad ulteriori epolosioni dei costi.
Mantenere Bioggio-Molinazzo e non costruire il mastodontico viadotto porta a risparmi notevoli.

Asta Bioggio – Manno
Dopo le ulteriori ristrutturazioni di FFS Cargo una grande parte dei binari sono inutilizzati. C’è da aspettartsi che nei prossimi decenni queste aree vengono edificate. Costrire la linea accanto al comparto e non in mezzo, a livello pianificatorio è comunque non comprensibile.
Usare il sedime di FFS Cargo porta anche a costi minori perché ci sono molto meno espropri.
Costruire la linea sul sedime di FFS Cargo lascia aperto la possibilità di proseguire in una futura estensione fino a Taverne-Torricella.

Stazione sotterranea di Lugano
Mantenendo la linea collinare si può rinunciare alla stazione sotterranea che porta ad ulteriori riduzioni di costi notevoli.

Conclusione
Questi punti sopra elencati secondo il nostro parere causano un minor costo di almeno 200 milioni con un rapporto costo/benefici nettamente migliore.
Invitiamo la politica a rimandare al mittente questo progetto, tramite il rinvio alla commissione, il referendum obbligatorio o la bocciatura dell’aumento del credito. Si avrà così la possibilità di arrivare ad un nuovo progetto più performante e corrispondente alle vere esigenze degli utenti.

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