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Omicidio di Como: Brambilla voleva salvare il suo denaro

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Omicidio di Como: Brambilla voleva salvare il suo denaro
COMO - Alberto Arrighi aveva ucciso il socio in affari sparandogli alle spalle, e poi, una volta decapitato, aveva tentato si sbarazzarsi del corpo. L'agghiacciante delitto avvenuto a Como si era concluso con l'arresto dell'armiere Arrighi, inca...

COMO - Alberto Arrighi aveva ucciso il socio in affari sparandogli alle spalle, e poi, una volta decapitato, aveva tentato si sbarazzarsi del corpo. L'agghiacciante delitto avvenuto a Como si era concluso con l'arresto dell'armiere Arrighi, incastrato da una registrazione che lo riprendeva durante l'atto efferato.

Rimaneva però dubbia la provenienza di alcuni assegni trovati all'interno dell'armeria dell'Arrighi. Un importo complessivo di circa 400mila euro (sei da 50mila e uno da 100mila) emesso a favore di Giacomo da una banca della provincia di Monza, banca nella quale Giacomo Brambilla versava i guadagni ricavati delle nove stazioni di servizio di cui era titolare.

Questo prelievo, come riporta La Provincia di Como, è possibile supporre sia collegato alla causa intentata da Shell ai danni della snc Brambilla. Un tentativo dunque da parte del piccolo imprenditore di salvaguardare i suoi capitali tutelandosi dal rischio di un eventuale sequestro. E la stessa origine potrebbero avere anche i soldi rinvenuti nella pizzeria di Senna Comasco, di porprietà del suocero di Arrighi.


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