«Mi avevano avvertito che era instabile»

Le dichiarazioni dell'ex datore di lavoro della donna sospettata di aver tagliato in due il corpo di un cittadino svizzero.
Le dichiarazioni dell'ex datore di lavoro della donna sospettata di aver tagliato in due il corpo di un cittadino svizzero.
LOSANNA - Il macabro ritrovamento in Francia del cadavere di un cittadino svizzero tagliato in due continua a scioccare la comunità di Saint Croix (VD), luogo di residenza della vittima.
Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, una 39enne di nazionalità francese era stata arrestata perché sospettata di aver ucciso l'uomo e aver trasportato il suo cadavere fino a Fédry, nel dipartimento dell'Alta Saona, dopo aver incendiato il suo appartamento.
Ora si esprime anche l'ultimo datore di lavoro della donna, interpellato dalla Tribune de Genève: «È una situazione che nessuno avrebbe mai potuto immaginare», ha raccontato l'imprenditore agricolo. «Alcuni colleghi hanno lavorato con lei per mesi e sono sconvolti. Si chiedono se non abbiano rischiato anche loro».
L'uomo ha inoltre ammesso che la polizia si era presentata presso la sua azienda agricola in cerca della sospettata, poche ore prima che scoppiasse il caso: «Il giorno dopo si è presentata solo per ritirare lo stipendio. Abbiamo notato un comportamento strano e le abbiamo detto che la polizia la stava cercando».
La donna era stata assunta ad aprile e licenziata ad agosto perché non si era più presentata al lavoro: «Una persona molto difficile e imprevedibile. Era convinta che tutti ce l’avessero con lei. Creava problemi e non si assumeva le sue responsabilità», ha aggiunto.
Il datore di lavoro era al corrente della sua instabilità: «Mi avevano messo in guardia, avevano detto che era completamente fuori controllo. All’inizio sembrava tutto normale, poi la situazione è degenerata rapidamente».





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