Pandemia, le cose da non fare

Orlando Del Don, medico psichiatra e candidato al Municipio di Bellinzona (Lega-Udc-Indipendenti)
Attenzione a non peggiorare la situazione con interventi non scientifici ma unicamente opportunistici.
Inutile chiudere le frontiere
I casi di soggetti infetti indigeni superano oramai il numero dei casi positivi al coronavirus nelle province confinanti. La tracciabilità non è più garantita. I casi di soggetti infetti sono oramai all'interno delle nostre frontiere. Le frontiere si dicevano semmai blindare molto prima: ora sarebbe un intervento controproducente che illuderebbe solo la popolazione di una sicurezza che in realtà non esiste.
Inutile e rischioso chiudere le scuole obbligatorie
Ciò implicherebbe il fatto che i bambini potrebbero rischiare di essere esposti loro stessi al pericolo di infezione e contagiare magari in tal modo persone a rischio chiamate ad assistere le famiglie nella gestione dei figli (nonni, parenti anziani e a rischio).
Urgenti gli aiuti dello Stato
Aiuti da pianificare e da erogare a tutte le attività costrette a ridurre o chiudere i loro commerci. Anzi, sarebbe utile interrompere per qualche settimana ogni attività lavorativa/produttiva invitando tutta la popolazione a restare a casa e indennizzare le ditte costrette in tal senso, nonché sostenere economicamente le persone costrette a fermarsi. Solo in tal modo potremo fermare/rallentare la catena del contagio. Ogni altra soluzione rischia solo di estendere/accelerare il contagio stesso.




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