L’ente ha chiesto ai collaboratori di contattarli per «regolare la posizione contrattuale». Ma l’ospedale del cuore non ci sta e chiede l’intervento di Beltraminelli
LUGANO - «Atteggiamento scorretto, strafottente, spregiudicato» e ancora «azioni irresponsabili di sabotaggio» e «arroganza e senso di onnipotenza». Sono parole dure quelle che il Cardiocentro rivolge all’Ente ospedaliero cantonale, in uno scontro che va avanti ormai da tempo.
Dopo la lettera del 21 gennaio in cui si prospettava l’assorbimento dell’istituto nell’EOC senza «una reale volontà di collaborare per giungere ad una soluzione condivisa», l’ospedale del cuore denuncia quella che a suo modo di vedere è «l’ennesimo attacco alle spalle da parte dei vertici dell’Ente ospedaliero».
Il volantino incriminato - A generare l’ira della Fondazione Cardiocentro sarebbe un volantino rivolto al suo personale «in cui si invitano i collaboratori a prendere singolarmente contatto con l’Ente attraverso un apposito indirizzo e-mail, con la scusa di regolare la propria posizione contrattuale, Il tutto benché la legge sancisca con chiarezza che, con il passaggio del patrimonio del Cardiocentro all’EOC – indipendentemente dall’esito della votazione popolare – vi sarà l’automatico trasferimento di tutti i contratti di lavoro esistenti».
«Agiremo in ogni sede» - Per la direzione «l’unico obiettivo da parte dell’Ente è dunque quello di destabilizzare l’ospedale del cuore, inquinando scientemente la delicata quotidianità di un istituto che si occupa di salvare vite umane». Viene inoltre denunciata la «gravissima ingerenza negli equilibri gestionali e aziendali» della clinica. Il Consiglio di Fondazione e la Direzione del Cardiocentro si riservano di agire in ogni sede contro questi comportamenti.
L’appello a Beltraminelli - La Fondazione Cardiocentro chiede «l’immediato e fermo intervento da parte del direttore del DSS, nonché membro del Consiglio d’Amministrazione dell’EOC» affinché faccia «cessare le azioni irresponsabili di sabotaggio» contro il Cardiocentro e il suo personale.
All'EOC viene ricordato «che la loro carica non li pone al di sopra dei diritti popolari e della democrazia diretta», precisando che «Governo e Parlamento stanno attualmente esaminando l’iniziativa "Grazie Cardiocentro" sottoscritta da 17’000 cittadini».