Commozione e solidarietà attorno a quella famiglia

Un uomo ha aggredito e percosso la madre che ora si trova in gravi condizioni. In via alle Vigne regna lo sgomento: «Siamo vicini a queste persone».
SOLDUNO - Commozione. Solidarietà. Calore umano. In via alle Vigne a Solduno sono in tanti a essere vicini alla famiglia protagonista dell'episodio violento consumatosi nel pomeriggio di lunedì quando un uomo ha aggredito e percorso la madre, provocandole gravi ferite.
Forse il culmine di una discussione – I fatti si sono consumati tra le mura di casa, probabilmente al culmine di una discussione. L'allarme è scattato poco prima delle 15, catapultando sul posto diverse pattuglie di polizia e i soccorritori dell'ambulanza.
Sigilli – Oggi, martedì, sulla porta dell'appartamento al primo piano dello stabile sono ancora apposti i sigilli della polizia scientifica che sta cercando di ricostruire l'accaduto nei minimi dettagli.
Tante domande – Perché quell'uomo si è accanito con tanta violenza sulla mamma? Cosa ha fatto scattare il diverbio? E come è stata colpita la donna? Nel quartiere, situato in una zona tranquilla, sono tutti sgomenti. E in diversi si pongono domande che al momento non trovano risposta.
«È un momento difficile» – «Siamo sconvolti e addolorati – si limita a dire una persona che conosce la famiglia da anni –. Questo per noi è un momento difficile. Siamo vicini al marito della vittima che sta soffrendo tantissimo. Sia per la moglie che si trova in ospedale, sia per quello che ha fatto il figlio».
«Meglio il silenzio» – «Molti di noi vorrebbero fare qualcosa per sostenere questa famiglia – spiega un'altra persona che abita in zona –. Ma in questo momento probabilmente è meglio stare in silenzio, senza esprimere giudizi e rispettando il dolore di chi è coinvolto nella vicenda».
La situazione – La donna rimane ricoverata presso il centro di traumatologia dell'ospedale Civico di Lugano: le sue condizioni sembrerebbero in leggero miglioramento, ma di ufficiale non c'è nulla. Suo figlio invece è tuttora in stato di fermo. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti che stanno tentando di capire cosa lo abbia spinto a compiere quel gesto.
In attesa di sviluppi – Sollecitato da tio.ch il Servizio comunicazione, media e prevenzione della Polizia cantonale ha fatto sapere che al momento non ci sono aggiornamenti di rilievo sulla vicenda. Una possibile comunicazione in merito potrebbe tuttavia arrivare nelle prossime ore.




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