«Una preoccupazione anche per il Ticino»

Sextortion e Revenge Porn: l'attenzione è alta anche nel nostro Cantone. Il Consiglio di Stato risponde a Boscolo (Ps): «Prudenza nel divulgare immagini»
«La violenza esercitata attraverso le nuove tecnologie, come i social media, rappresenta una preoccupazione sia per le autorità federali sia per quelle cantonali, sia per gli enti impegnati nella prevenzione, nella protezione di coloro che ne sono vittime e nel perseguimento penale».
La violazione del diritto svizzero - Il Consiglio di Stato risponde alla deputata socialista Lisa Boscolo sul tema, assai delicato, della diffusione online di immagini intime rubate di donne e i fenomeni correlati come revenge porn e sextortion. «L’utilizzo di fotografie senza l’autorizzazione del titolare del diritto d’autore e delle persone ritratte - si legge nella risposta - costituisce una violazione del diritto svizzero, sia civile che penale. Pure i commenti denigratori e offensivi sulle foto pubblicate in rete possono costituire il reato di diffamazione, che è punibile penalmente in base alla legislazione del paese in cui si trova la vittima».
Meglio essere prudenti - Per difendersi, è consigliabile essere «particolarmente prudenti» nello scattare e divulgare le proprie immagini. «È consigliato alle potenziali vittime di raccogliere prove, richiedere la rimozione dei contenuti denigratori e, nel caso in cui la situazione non si risolva, rivolgersi alla Polizia cantonale o direttamente al Ministero pubblico per inoltrare una querela. Si tratta infatti di reati a querela di parte, per i quali non è quindi prevista l’apertura di un’inchiesta d’ufficio».
Come rimuovere i contenuti - Per quanto concerne, in particolare, la rimozione di contenuti presenti sulle piattaforme digitali, «la Polizia cantonale provvede a segnalare alle stesse i materiali ritenuti problematici, richiedendone la cancellazione. Le piattaforme non sono tuttavia soggette a un obbligo giuridico di intervento. Nondimeno, nella prassi si constata comunque una collaborazione generalmente positiva, che porta nella maggior parte dei casi alla rimozione dei contenuti evidenziati».
La prevenzione - Per quanto riguarda la prevenzione, il Consiglio di Stato ha ribadito l’impegno del Cantone, passando in rassegna le iniziative e gli incontri messi a punto nelle scuole e, in generale, fra i giovani. In autonomia, in collaborazione con le diverse associazioni impegnate nel campo e con le forze dell’ordine.



