Cetrioli e ortolani

“Quando il cetriolo vola, finisce sempre in testa all’ortolano” dice più o meno così un proverbio il cui significato è che quando succede un guaio, a farne le spese sono sempre i sottoposti. Un detto azzeccato e soprattutto applicabile alla recente attualità. Dopo che per diversi giorni l’Europa sembrava aver individuato il nemico numero uno, ossia il cetriolo spagnolo, ora le autorità fanno dietrofront e ammettono che questo ortaggio non c’entra nulla con l’infezione da colibatteri entero-emorragici riscontrata in Germania. Intanto, però, le vendite di cetrioli, ma anche di altri ortaggi, sono calate drasticamente proprio nel momento di più alta produzione. Un danno economico enorme. Basti pensare che dall’Almeria (Spagna), ogni giorno, partivano 16 autotreni carichi di ortaggi, mentre in questi giorni non ne è partito neppure uno. Anche i produttori svizzeri lamentano un consistente calo nelle vendite. Questa situazione si è venuta a creare per una serie di concause come la precipitazione delle autorità tedesche che hanno considerato la batteriologia come una scienza esatta, alla stregua della matematica per intenderci. In realtà, i batteri sono esserini viventi estremamente duttili e sfuggenti a causa del loro cortissimo tempo di moltiplicazione. Il fatto che ora vengano riscontrati casi anche al di fuori della Germania non significa che il batterio si sta propagando a macchia d’olio, ma piuttosto che le analisi vengono fatte dovunque ricercando quel preciso ceppo batterico. Insomma, aumentano i casi perché aumenta la diagnostica. L’origine del problema è probabilmente più complessa. Anche i titoli roboanti come “cetrioli killer” e l’eccessiva semplificazione e la poca scientificità nei resoconti dei media hanno avuto il loro effetto. Come uscire da questa situazione? Un’informazione positiva e il tempo sono le uniche armi a disposizione. Le qualità nutrizionali del cetriolo sono magari poco conosciute e vale la pena ricordarle. È ricco di acido tartarico che impedisce ai carboidrati di trasformarsi in grassi e trova dunque largo uso nelle diete dimagranti. Inoltre, ironia della sorte, il cetriolo purifica l’intestino e i reni e lubrifica le articolazioni, insomma contribuisce a eliminare le tossine dal nostro organismo. E allora si torni ad avere fiducia in questo ortaggio e nella verdura in generale, meglio se di produzione locale. Il sostegno al settore orticolo, accusato ingiustamente, ognuno di noi lo può esprimere con piccoli gesti. Primo fra tutti quello di prepararsi subito una bella insalatina di cetrioli. Buon appetito!




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