«Un milione netto al mese, ma ci pensate?»
«Un milione netto al mese, ma ci pensate?» Arno Rossini: «I giocatori sono un po’ dei bambini, a volte sembra di essere all’asilo»
«Alla Juve stapperanno una bottiglia di champagne, di quello buono però. Si leveranno di dosso uno stipendio pesantissimo e un elemento che destabilizza lo spogliatoio».
Arno Rossini: «I giocatori sono un po’ dei bambini, a volte sembra di essere all’asilo»
«Alla Juve stapperanno una bottiglia di champagne, di quello buono però. Si leveranno di dosso uno stipendio pesantissimo e un elemento che destabilizza lo spogliatoio».
MILANO - Un attaccante di peso in grado di sfruttare le accelerazioni di Leão, le geometrie di Modric e le invenzioni di Pulisic: di questo aveva bisogno il Milan. E, per tappare una falla nella rosa, i rossoneri sono ricorsi al mercato. Hanno ingaggiato Niclas Füllkrug, arrivato dal West Ham, e stanno perfezionando l’acquisto del giovane Andrej Kostic, punta classe 2007 che ha fatto benissimo nel campionato serbo.
Proprio quest’ultimo “colpo” ha fatto storcere il naso ai tifosi del Diavolo: “Serve un giocatore in grado di fare subito la differenza e si punta su un giovanissimo, seppur di belle speranze?”, si sono chiesti. La risposta spiega molto di quello che è il mondo del pallone: la stellina è rappresentata da Darko Ristic, direttore dell’International Sports Office. Ovvero l’agente di Dusan Vlahovic. Con tutto il rispetto per Andrej, una mezza porcheria, insomma.
«Questi giri larghi, nel calcio, non sono certo una novità - ha spiegato Arno Rossini - inutile sorprendersi. Poi, per carità, magari la giovane punta è davvero forte: il suo acquisto per un utilizzo immediato non ha tuttavia senso. Il Milan, allora, avrebbe potuto tenersi Francesco Camarda, invece che spedirlo a Lecce. È chiaro che, in qualche modo, il suo arrivo in Italia è legato alla trattativa per Vlahovic».
Destinato a vestire rossonero.
«Non penso ci sia margine per un suo rinnovo alla Juventus. Lì il suo tempo è concluso. E, guardandosi attorno, la soluzione-Milan, un club prestigioso guidato da un allenatore che lo stima, è sicuramente la migliore possibile».
Il Milan fa bene a puntare su un giocatore dalle indubbie qualità ma che negli ultimi anni ha, anche, spesso litigato con il pallone quando si è trovato davanti alla porta?
«Tenendo conto che lo avrà a parametro zero, direi che farà un affare se riuscirà a ingaggiarlo. Certo non dovrà strapagarlo, ripetendo così l’errore commesso dalla Juve».
Sarebbe un problema per le casse del club.
«Sarebbe un problema per l’equilibrio dello spogliatoio. I giocatori sono un po’ dei bambini, a volte sembra di essere all’asilo: “Quello guadagna più di me, che allora corra anche più di me”... di discorsi del genere ne ho sentiti parecchi. Non sembra, ma in certi gruppi l’invidia non manca. Dovesse prenderlo, il Milan dovrebbe dargli uno stipendio in linea con quelli dei migliori del gruppo. Così da non creare antipatie. Ma Igli Tare è furbo, è bravo, sa fare il suo lavoro…».
In bianconero sono dunque prossimi a togliersi un peso?
«Le dichiarazioni di facciata saranno le solite. La Juve ringrazierà il giocatore, si dimostrerà dispiaciuta per la sua decisione di andare… cose del genere. Sono però sicuro che a fine contratto, a luglio quindi, visto che è in scadenza, a Torino stapperanno una bottiglia di champagne, di quello buono però. In un colpo solo si saranno levati di dosso uno stipendio pesantissimo - un milione netto al mese, ma ci pensate? - e un elemento che destabilizza lo spogliatoio».
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