«Mi hanno offerto tra i 3mila e gli 8mila euro»

Reclutati su TikTok, irrompono nelle concessionarie per rubare auto di lusso. Il racconto
Reclutati su TikTok, irrompono nelle concessionarie per rubare auto di lusso. Il racconto
ZURIGO - Seydou (27)* è francese e vive a Zurigo. Cresciuto in una cité – un quartiere popolare e spesso problematico, presente in quasi tutte le grandi città francesi – parla perfettamente il linguaggio dei piccoli criminali del Paese vicino. Un profilo che lo renderebbe un candidato ideale per lavorare con le bande francesi specializzate nel furto di auto di lusso, attive quasi settimanalmente nella Svizzera tedesca da febbraio.
Contattato da 20 Minuten, Seydou si è informato per conto della redazione sui possibili guadagni legati a una simile «missione», come la definiscono i francesi. I primi contatti sono avvenuti su TikTok, la piattaforma su cui i reclutatori cercano attivamente nuovi cosiddetti «pirati» o «ninja». Le trattative più dettagliate si sono poi spostate su Telegram e Snapchat. «Mi hanno offerto tra i 3mila e gli 8mila euro, a seconda del modello che avrei rubato per loro», racconta.
Il ventisettenne però assicura che non si presterebbe mai a rubare un’auto di lusso. «Il rischio sarebbe semplicemente troppo grande». Seydou ha un lavoro regolare in Svizzera e afferma che la criminalità non fa per lui.
Reclutati per un furto - Secondo quanto riferisce, lui e altre due persone sarebbero stati reclutati per un furto. L’obiettivo era far passare clandestinamente due auto di lusso svizzere oltre il confine con la Francia. I mandanti gli avrebbero garantito la presenza di un guetteur, un palo incaricato di sorvegliare l’operazione. Seydou e un complice avrebbero dovuto introdursi nella proprietà e rubare i veicoli. L’indirizzo dell’obiettivo sarebbe stato comunicato telefonicamente poco prima della «missione».
Il rischio veniva descritto come basso: le chiavi dell’auto sarebbero state all’interno dell’abitazione, la porta del garage si sarebbe aperta premendo un pulsante e il proprietario non sarebbe stato presente. Tutti i dettagli, assicura Seydou, erano già stati osservati in anticipo.
Il luogo di consegna delle auto rubate gli sarebbe stato comunicato lo stesso giorno dell’operazione, ma «non era lontano». Per il furto presso la concessionaria – secondo il piano – il gruppo avrebbe avuto a disposizione circa 20 minuti.
«Non hanno nulla da perdere» - In alternativa, i reclutatori gli avrebbero proposto di effettuare sopralluoghi anche presso concessionarie d’auto nella regione di Zurigo. Seydou afferma di non aver nemmeno preso in considerazione questa opzione, motivo per cui non è chiaro quale compenso fosse previsto. Diverse vittime dei furti avevano già sospettato che le concessionarie fossero state sorvegliate prima dei colpi. Un’ipotesi che avevano espresso anche a 20 Minuten e che ora trova conferma.
«Queste sono persone che non hanno nulla da perdere», dice Seydou, convinto che l’offerta fosse autentica. Non ritiene tuttavia particolarmente intelligente il fatto che i responsabili reclutino nuovi ladri su TikTok e Snapchat. «Pubblicano tutto apertamente. Questo dimostra che non hanno nulla da perdere. E il fatto che si espongano così tanto solo per trovare nuovi ladri indica anche che, in realtà, sono molto mal organizzati.»
*nome vero noto alla redazione








