Da chi spende tanto a chi va in chiesa, a chi odia quel giorno: il video

Come viene vissuto il Natale nel 2025? C'è ancora spazio per la spiritualità? Quanto contano i regali? Gli elfi hanno preso il posto di Gesù Bambino?
LUGANO - Per alcuni quello dell'Avvento è il tempo della riflessione. Per altri quello della frenesia. Della corsa al regalo. Per altri ancora è un momento di tristezza o di bilancio dopo un anno difficile. Come viene vissuto il Natale nel 2025 da chi vive nella Svizzera italiana? È la domanda che tio.ch ha posto a diverse persone per le vie di Lugano.
E le testimonianze raccolte nel video dimostrano come per diverse persone ci sia ancora un aspetto spirituale a contraddistinguere la festività cristiana per eccellenza. Insomma, non si tratterebbe solamente di un momento da passare in famiglia per abbuffarsi e per scambiarsi doni. Anche se poi c'è chi, nell'esuberanza e nell'allegria più totali, si lascia andare a un «Io a Natale spendo e basta».
Per alcuni intervistati, il Natale ha ancora una forte connotazione religiosa. C'è chi precisa di andare alla messa di mezzanotte e chi sostiene che le radici cristiane creino una sorta di identità. Altri, ed è il caso di una ragazza intervistata in coda, optano per un Natale totalmente laico, affermandolo con fierezza.
Il resto gustatevelo nel video. Compresa la pittoresca e "irripetibile" frase dell'ultimo interpellato.



