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MENDRISIO

L’ex infermiere è uscito di prigione

L’avvocato Micaela Antonini Luvini ha vinto il ricorso alla Corte dei reclami penali
TiPress - foto d'archivio
L’ex infermiere è uscito di prigione
L’avvocato Micaela Antonini Luvini ha vinto il ricorso alla Corte dei reclami penali
MENDRISIO - L’ex infermiere dell’ospedale Beata Vergine di Mendrisio arrestato lo scorso 5 dicembre per una lunga lista di presunti reati, fra i quali maltrattamenti e omicidio, è uscito dal carcere. A darne notizia è il Caf...

MENDRISIO - L’ex infermiere dell’ospedale Beata Vergine di Mendrisio arrestato lo scorso 5 dicembre per una lunga lista di presunti reati, fra i quali maltrattamenti e omicidio, è uscito dal carcere. A darne notizia è il Caffè.

Il mese scorso la procura aveva ottenuto per il 44enne la proroga di tre mesi di prigione alla scadenza della carcerazione preventiva, prevista il 19 luglio. Ma l’avvocato Micaela Antonini Luvini ha vinto il ricorso alla Corte dei reclami penali. 

A fine maggio è emerso un (altro) inquietante dettaglio sulla vicenda. L’uomo avrebbe, infatti, fotografato con il cellulare parti intime di alcune pazienti, inviandole in seguito a terze persone, forse anche alcuni colleghi di lavoro. Passando al setaccio le cartelle cliniche dei suoi pazienti, inoltre, si è a un certo punto fatta strada l’ipotesi che il 44enne ticinese avesse alterato volontariamente il dosaggio di alcuni farmaci. E alcune ricerche effettuate dall'uomo da smartphone e computer evidenzierebbero anche un'autentica ossessione per la morte.

Il sostituto procuratore generale Nicola Respini ipotizza nei confronti dell'ex infermiere del reparto di Medicina 1 - dalla personalità indubbiamente complessa - gli addebiti di omicidio intenzionale, subordinatamente omicidio colposo, lesioni gravi, coazione, lesioni semplici e vie di fatto reiterate.

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