Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Tutti malati e non si guarisce. L'esperto spiega perché

Si preannuncia una stagione influenzale di quelle toste. L'inizio precoce, misto allo stress delle festività natalizie non aiuta. Anche Covid e RSV ci mettono del loro.
deposit
Tutti malati e non si guarisce. L'esperto spiega perché
Si preannuncia una stagione influenzale di quelle toste. L'inizio precoce, misto allo stress delle festività natalizie non aiuta. Anche Covid e RSV ci mettono del loro.

ZURIGO - Probabilmente ve ne sarete già accorti: un gran numero di persone accusa sintomi influenzali, mal di gola, naso che cola, febbre, mal di testa... C'è anche chi lamenta sintomi gravi per settimane, nonostante riposo e farmaci.

Andreas Widmer, specialista in malattie infettive di Basilea, spiega perché la stagione influenzale è iniziata prima del solito e si sta male così a lungo.

Quanto è grave l'attuale ondata influenzale rispetto alla media annuale?
«In Australia, le stagioni influenzali sono simili a quelle svizzere in circa il 90% dei casi. Pertanto, l'Australia è un buon indicatore per la Svizzera. Quest'anno, la stagione influenzale in Australia è iniziata ad aprile invece che a giugno, come di consueto. Anche in Svizzera è iniziata prima, a inizio dicembre invece che a inizio gennaio. Poiché quest'anno l'Australia ha vissuto una stagione influenzale significativa e con un numero record di infezioni, mi aspetto che accada lo stesso anche in Svizzera. Tuttavia, non è ancora possibile stabilire con certezza se i virus saranno più pericolosi del solito per gli individui».

Si lamentano malattie prolungate nel tempo. Anche lei sta riscontrando questa situazione?
«È difficile da valutare. In primis perché chi si trascina un'influenza spesso non torna dal medico non ritenendo di stare sufficientemente male. Inoltre, le misurazioni delle acque reflue effettuate dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) rivelano poco sulla durata delle singole malattie. Tuttavia, credo che l'insorgenza precoce a dicembre, combinata con lo stress prenatalizio, faccia sì che la malattia venga percepita come duratura. L'ho osservato anche io».

Il Covid gioca ancora un ruolo?
«Sì. I virus Covid e RSV sono ancora in circolazione e attualmente si sovrappongono ai virus influenzali. Questo può prolungare ulteriormente il decorso della malattia o almeno renderla più grave. Un'infezione simil-influenzale da RSV dura solitamente dalle quattro alle sei settimane, con tosse persistente».

Le condizioni meteorologiche influenzano il rischio di infezione?
«Questo non è del tutto chiaro dal punto di vista scientifico: l'aria secca favorisce le infezioni perché le mucose nasali offrono una minore protezione. Inoltre, quando si starnutisce, vengono espulsi miliardi di goccioline contenenti virus. Se queste goccioline incontrano l'aria secca, possono viaggiare più lontano e infettare più persone. In aria umida o nebbia, queste goccioline vengono rallentate più rapidamente. Con il freddo e il clima secco invernale, le persone si trovano anche più spesso in casa e, soprattutto nei ristoranti di montagna, si siedono vicine le une alle altre».

Ha ancora senso vaccinarsi contro l'influenza?
«Sì. La migliore protezione dal vaccino si ottiene dopo circa dieci-quattordici giorni. Un tempo più che sufficiente per le feste di Capodanno, dove l'esperienza dimostra che molte persone contraggono l'infezione».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE