La strada statale SS137, dove ieri hanno perso la vita due residenti in Ticino, non è nuova a smottamenti, anche mortali. Il sindaco: «Ora urgono lavori»
RE - Riprenderanno stamattina alle 9.30 con una riunione fra i vari corpi impegnati - Soccorso alpino civile, la Guardia di Finanza, la Protezione civile, i Carabinieri, la Polizia e i Vigili del fuoco - le operazioni sulla strada statale SS137, dove ieri sono morti M.B., classe 1963, e la moglie E.S., classe 1965. Dapprima con un sopralluogo e con la ricerca di eventuali ulteriori vittime. Dopodiché si inizieranno a programmare gli interventi per la messa in sicurezza della zona e per riaprire la strada, i cui tempi si prevedono però molto lunghi.
il sindaco di Re Oreste Pastore, ai microfoni di coazzurratv, ha immediatamente dichiarato: «Adesso basta piangere morti! Da 30 anni si parla di sistemazione della statale, qui transitano dalle 2500 alle 3mila persone al giorno». Anche il collegamento ferroviario internazionale tra Domodossola e Locarno e viceversa rimane sospeso. A disposizione dei viaggiatori è stato organizzato un servizio di bus sostitutivi dalla stazione di Locarno in direzione di Domodossola.
24 anni dopo - La tortuosa strada delle Centovalli, percors ogni giorno da centinaia di veicoli, è purtroppo nota per essere a forte rischio smottamenti. L’11 novembre 1993, ad esempio, a pochi metri dal luogo in cui ieri la coppia ha perso la vita, un grosso masso si staccò nei pressi della galleria di Olgia e colpì in pieno un’auto con a bordo un 30enne bergamasco, la fidanzata 24enne Catherine e Diego, 38 anni, fratello di lei. Tutti e tre gli occupanti perirono nell’incidente.
Nel corso degli anni sono state poi altre le frane o i massi caduti che hanno colpito la strada che collega Locarno e Domodossola. L’ultimo episodio risale al novembre scorso, quando la cantonale era stata chiusa per alcuni giorni all’altezza di Corcapolo.