
CHIASSO - Un caso in Ticino, uno a Ginevra e due nei Grigioni. E forse uno anche in Argovia. Il coronavirus, che dallo scorso weekend ha preso piede nella vicina Italia, ora si sta diffondendo anche in Svizzera. Ed è dunque scattata oggi l'annunciata campagna di prevenzione alla frontiera ticinese.
«Così ci proteggiamo». È con questo slogan che l'Ufficio federale della sanità pubblica ha avviato un'azione con volantini e manifesti in quattro lingue che danno indicazioni sulle norme igieniche e comportamentali da adottare nell'attuale situazione. Si tratta di materiale pensato in particolare per i numerosi frontalieri che quotidianamente vengono in Ticino per lavorare. L'invito rivolto a tutti quanti è di restare a casa in caso di febbre o tosse.
Nel materiale informativo distribuito alle frontiere si raccomanda inoltre di evitare grandi manifestazioni sportive. E vengono fornite indicazioni sulle norme igieniche: lavarsi bene le mani e tossire o starnutire in un fazzoletto o nella piega del gomito.
A partire da domattina il volantinaggio interesserà anche le stazioni ferroviarie in territorio ticinese.
Nuovo coronavirus: cose da fare
- Lavarsi spesso le mani
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che manifestano tosse e febbre
- Non toccarsi bocca, occhi e naso con le mani
- Tossire o starnutire in un fazzoletto o, in mancanza, nella piega del gomito
- Non prendere antibiotici se non prescritti dal medico
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate
- Se si manifestano sintomi influenzali evitare il contatto con altre persone e restare a casa
- In caso di dubbio non andare al pronto soccorso ma chiamare la hotline al numero 0800.144.144 (attivo dalle 7 alle 22) e contattare il proprio medico di famiglia se si ritiene di essere stato contagiato
- I pacchi provenienti dalla Cina e i prodotti “Made in China” non sono pericolosi
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus
Fonte: DSS
Un caso in Ticino, uno a Ginevra e due nei Grigioni. E forse uno anche in Argovia. Il coronavirus, che dallo scorso weekend ha preso piede nella vicina Italia, ora si sta diffondendo anche in Svizzera. Ed è dunque scattata oggi l'annunciata campagna di prevenzione alla frontiera ticinese.
Il preposto "bernese" ha dovuto riflettere a lungo ... ma poi "ci è arrivato". Da come ora spiega pedissequamente l'igiene e la responsabilità individuale, mal si comprende come si siano lasciati passare indenni da raccomandazioni i carnevali sul territorio nazionale, (ad es.).Ma tant'è!