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«Hofer decisivo per convincere Zwerger»

«Dominic non era felice del suo utilizzo, dello spazio che aveva sul ghiaccio, e così ha aperto a un possibile trasferimento»
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«Hofer decisivo per convincere Zwerger»
«Dominic non era felice del suo utilizzo, dello spazio che aveva sul ghiaccio, e così ha aperto a un possibile trasferimento»
«L’accelerazione nelle ultime due-tre settimane».
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AMBRÌ - Quattro anni a Bienne dopo averne vissuti nove ad Ambrì. Dominic Zwerger ha deciso di cambiare vita. Ha deciso di voltare pagina sfruttando al massimo un’annata, quella attuale, dove è tornato a essere un giocatore determinante. Dodici gol segnati (più di quelli realizzati in totale nei tre campionati precedenti) e tanto “peso” sul ghiaccio. Logico dunque che i tifosi biancoblù, che l’austriaco l’hanno amato e sostenuto a lungo, non abbiamo preso benissimo la sua scelta di partire. 

Così va l’hockey, se ne faranno una ragione. Al loro posto “entreranno” i supporter del Bienne, ora divisi tra entusiasti e scettici. “Che Zwerger vedremo?”, si stanno chiedendo alla Tissot Arena: quello a tratti implacabile delle ultime settimane (in quanto a reti segnate l’austriaco è 13esimo in National League, terzo però se si considerano svizzeri o con licenza) o quello indolente degli ultimi due-tre anni?

«Con Dominic Zwerger abbiamo ingaggiato un giocatore dotato di un forte istinto offensivo - ha spiegato in un comunicato ufficiale Martin Steinegger, GM a Bienne - La sua energia e la sua passione sono elementi chiave del suo gioco e forniranno un prezioso impulso aggiuntivo al nostro attacco».

Bene così, ma come è andata la trattativa?
«Abbiamo cominciato a parlare con Dominic la scorsa estate - ha continuato il dirigente dei bernesi - Non era felice del suo utilizzo, dello spazio che aveva sul ghiaccio, e così ha aperto a un possibile trasferimento. Abbiamo impostato una trattativa». 

Che è filata via liscia…
«Non del tutto. Con il tempo ha cominciato a giocare di più e per questo il discorso si è un po’ fermato. Poi però abbiamo deciso di rompere gli indugi e, nelle ultime due-tre settimane, abbiamo un po’ accelerato. E così siamo arrivati alla firma».

Perché il Bienne e non un rinnovo con l’Ambrì: ha pesato l’aspetto economico?
«Non so se abbiamo fatto un’offerta economica migliore rispetto a quella dei biancoblù. So invece che, dopo tanti anni, Dominic aveva bisogno di nuove sfide. Per quello ha deciso di ascoltarci e, in seguito, ci siamo trovati. Per convincerlo ci ha inoltre dato una mano Hofer: con Zwerger sono amici, il loro legame è stato decisivo nella trattativa».

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