La delusione degli sconfitti: «La Svizzera dà chiaramente la priorità alla crescita economica a breve termine».
BERNA - La popolazione svizzera ha respinto con il 69.75% dei voti l'Iniziativa per la responsabilità ambientale promossa dai Giovani Verdi. Anche in Ticino ha prevalso il No con il 69,42% dei voti.
Nella Svizzera romanda l'opposizione è risultata meno marcata rispetto ai cantoni germanofoni, ma il "Röstigraben" non appare profondo. Basilea Città ha registrato la più bassa percentuale di "no", 54,7% dei voti. Vengono poi Neuchâtel con il 58%, Ginevra con il 58,3%, Vaud con il 61,7%, Giura con il 62,1% e Friburgo con il 67,9%. In Vallese invece i contrari sono stati il 76,4%. Nella Svizzera tedesca i campioni del no sono Svitto, con l'84,6% di voti contrari, Nidvaldo (83,2%), Obvaldo (83%) e Appenzello interno (82,9%).
Degli oltre 2.000 comuni svizzeri, solo una decina ha approvato il testo. Quelli con le percentuali più elevate di sì si trovano nella Svizzera francese o al confine linguistico: Lajoux (JU) ha detto sì con il 60,1%, Losanna con il 58%, Romainmôtier-Envy (VD) con il 56,4%, Vevey con il 56,1% e Friburgo con il 53,5%. Seguono Clarmont (VD), Les Enfers (JU), Veysonnaz (VS), Neuchâtel e Bienne (BE).
La delusione dei favorevoli - I Verdi sono delusi dal "no" all'iniziativa sulla responsabilità ambientale. "La Svizzera dà chiaramente la priorità alla crescita economica a breve termine piuttosto che alla conservazione dei mezzi di sussistenza", si legge in un post pubblicato su X.
I Verdi si congratulano però con i Giovani Verdi perché sono riusciti a introdurre nel dibattito politico l'importante questione del superamento dei limiti planetari.
La protezione del clima e dell'ambiente è più urgente che mai, afferma un comunicato. La popolazione si è espressa chiaramente a favore di questo obiettivo nel 2023, votando Sì alla legge sulla protezione del clima. Il Consiglio federale però si rifiuta di attuare le misure necessarie per raggiungere l'obiettivo dello zero netto. "Peggio ancora, invece di agire, sta in realtà riducendo la protezione dell'ambiente con il suo drastico pacchetto di austerità".
Per i Verdi è chiaro che bisogna accelerare i tempi per rendere la Svizzera neutrale dal punto di vista climatico. "Le semplici promesse non sono sufficienti", afferma la presidente dei Verdi Lisa Mazzone, citata nella nota.
I contrari - I contrari all'"Iniziativa per la responsabilità ambientale" dei Giovani Verdi si dicono invece soddisfatti dell'esito delle urne. A loro avviso gli svizzeri preferiscono soluzioni pragmatiche.
Gli elettori non hanno voluto portare il paese a sbattere contro un muro, ha dichiarato la direttrice generale di Economiesuisse Monika Rühl alla televisione SRF. L'organizzazione padronale si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2025. "Gli svizzeri vogliono soluzioni pragmatiche. E noi vogliamo continuare su questa strada. La protezione del clima rimane un tema importante e le aziende devono pensare a lungo termine", ha aggiunto.
Swissmem, l'associazione padronale dell'industria metalmeccanica ed elettrica e dei settori tecnologici correlati, ribadisce che l'accettazione dell'iniziativa avrebbe comportato drastiche restrizioni alla produzione industriale in Svizzera e quindi una massiccia perdita di benessere.
Anche secondo il Centro "gli effetti dell'iniziativa avrebbero messo in serio pericolo la prosperità e l'occupazione in Svizzera e indebolito la nostra competitività internazionale". Lo sviluppo sostenibile è sancito dalla Costituzione federale e misure concrete sono state adottate dal Consiglio federale e dal Parlamento per la riduzione delle emissioni di gas serra, la promozione delle energie rinnovabili e la protezione della biodiversità, afferma il partito in un comunicato.
Il PLR si rallegra di essere "riuscito a dimostrare efficacemente le numerose conseguenze nefaste dietro la proposta" dei Giovani Verdi, ma si preoccupa già delle prossime votazioni sulla proposta di tassare le successioni superiori a 50 milioni di franchi.
Per i Verdi liberali Il no all'iniziativa per la responsabilità ambientale non è comunque un no a una maggiore protezione dell'ambiente. È un chiaro impegno a perseguire gli obiettivi di sostenibilità con misure concrete invece che con articoli costituzionali rigidi e astratti, hanno scritto in un post su X.
Prende posizione anche la GISO - Anche la GISO si è detta rammaricata per il No all’iniziativa sulla responsabilità ambientale. «L'iniziativa ha riportato al centro dell'attenzione la crisi più urgente del nostro tempo, ma i partiti borghesi hanno dimostrato con bugie, agitazioni e allarmismi di non avere alcun interesse di perseguire una vera politica climatica. L’iniziativa è stata bocciata a causa di una sfacciata campagna di menzogne da parte degli oppositori alla protezione del clima», scrivono nella nota diffusa. «La crisi climatica si sta aggravando, ma la borghesia blocca costantemente qualsiasi soluzione: i loro decenni di fallimenti ci costeranno molto cari», ha dichiarato citata Mirjam Hostetmann, Presidente della GISO Svizzera. «Se non agiamo subito, i danni saranno incalcolabili».