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SVIZZERA

«È il rifiuto della critica alla crescita e al capitalismo»

L'alleanza trasversale per il "No" all’iniziativa odierna esulta per il chiaro risultato delle urne
20 MINUTEN
Fonte Ats
«È il rifiuto della critica alla crescita e al capitalismo»
L'alleanza trasversale per il "No" all’iniziativa odierna esulta per il chiaro risultato delle urne
BERNA - «Gli elettori hanno sonoramente respinto un eco-dettato unidimensionale che ignora gli aspetti economici e sociali». Ad affermarlo è l'alleanza trasversale "No all'iniziativa per l'impoverimento", sostenuta da PLR, Il Centro, UDC e da econ...

BERNA - «Gli elettori hanno sonoramente respinto un eco-dettato unidimensionale che ignora gli aspetti economici e sociali». Ad affermarlo è l'alleanza trasversale "No all'iniziativa per l'impoverimento", sostenuta da PLR, Il Centro, UDC e da economiesuisse, Unione svizzera delle arti e dei mestieri e Unione svizzera dei contadini. «Il risultato del referendum è un segnale per i Verdi e la loro politica statalista di proibizione. E un rifiuto della critica alla crescita e al capitalismo».

Con il risultato odierno, «i tagli imposti ai consumi, l'esplosione dei prezzi e il declino della prosperità sono stati scongiurati».

Secondo l'alleanza per il "No", «la sostenibilità non è monodimensionale, ma comprende una dimensione economica, ecologica e sociale. La tutela dell'ambiente e del clima non deve andare a scapito della popolazione o delle imprese. Dopo il 2016 (iniziativa per un'economia verde), oggi la popolazione ha confermato per la seconda volta il percorso precedente e ha seppellito le utopie verdi».

Il PLR afferma di essere «riuscito a dimostrare le numerose conseguenze dannose di questo testo» e aggiunge: «In futuro non mancheranno gli attacchi alla classe media. La sinistra vuole gravare le finanze pubbliche con quasi 12 miliardi di franchi», suddivisi tra la tassa di successione, la 13esima AVS e «la più pericolosa di tutte le bombe sociali»: le pensioni più elevate per le coppie sposate.

Gli elettori non hanno voluto portare il paese a sbattere contro a un muro, ha dichiarato la direttrice generale di economiesuisse Monika Rühl alla televisione SRF. L'organizzazione padronale si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2025.

Gli svizzeri vogliono soluzioni pragmatiche, ha commentato Rühl. «E noi vogliamo continuare su questa strada. La protezione del clima rimane un tema importante e le aziende devono pensare a lungo termine», ha aggiunto.

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