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HCAP - L'ANALISI

Un 2026 ricco di incognite per l'Ambrì

Tanti i dubbi e le incertezze per un Ambrì che anche sul ghiaccio ha rallentato nell'ultima fase del 2025. C'è da essere preoccupati?
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Un 2026 ricco di incognite per l'Ambrì
Tanti i dubbi e le incertezze per un Ambrì che anche sul ghiaccio ha rallentato nell'ultima fase del 2025. C'è da essere preoccupati?
Anche il mercato è fermo

Ambrì

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.
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AMBRÌ - L'Ambrì è andato in pausa con quattro sconfitte consecutive sul groppone, sette nelle ultime nove partite. Insomma, non certo un finale di 2025 ideale. Sotto l'albero i tifosi biancoblù hanno infatti trovato quasi solo e soltanto carbone, oltre a tanta, tantissima incertezza per il futuro. Senza dimenticare il rinnovo di Daniele Grassi fino al 2030, una notizia che ha fatto (e sta facendo) molto discutere per la lunghezza dell'accordo e non certo per la professionalità, la dedizione e la serietà del giocatore, senza dubbio qualità indiscutibili.

La "fortuna" è che la linea del decimo posto è rimasta lì a portata di mano, a tre lunghezze. Anche se il nono rango - occupato dal Langnau - è distante ormai sei punti. Insomma, dopo la scossa iniziale avuta con Landry e Matte, ora sembra che la squadra si stia di nuovo "assestando" sui livelli precedenti alla chiacchieratissima rivoluzione dello scorso mese di ottobre. I 16 gol incassati nelle ultime tre uscite sono lì a dirci che Pestoni e compagni hanno perso lo smalto acquisito dopo le partenze di Duca e Cereda. La reazione che in ogni angolo del mondo quasi sempre genera un cambio di allenatore sembra infatti che si stia affievolendo. Saranno in grado i due allenatori, dopo le feste, di riaccendere la scintilla?

Gettando lo sguardo un po' più in là - in vista del prosieguo di campionato e di una non certo improbabile finale playout - la sensazione è che in Leventina manchi il classico personaggio forte al quale appigliarsi quando è il momento di fare gruppo. Di unirsi. Il Paolo Duca che c'era prima per intenderci. Abbiamo visto il Lugano l'anno scorso quanto una sfida della paura può diventare pericolosa: i bianconeri, dopo due gare, erano sotto 2-0 contro l'Ajoie rischiando addirittura il 3-0 nella serie se Zohorna e Morini non avessero capovolto il risultato nell'ultimo minuto del terzo atto. È ormai risaputo quanto in quel tipo di sfide siano di più i "contorni" a fare la differenza rispetto ai valori dei giocatori. Ad Ambrì, oggi, da questo punto di vista, non si può certo dormire sonni tranquilli... Questo nonostante, per l'Assemblea dell'8 febbraio, il club abbia promesso almeno due membri di alto livello per la sua ricostruzione che si potrebbe anche definire epocale.

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Anche sul piano sportivo, in vista della stagione 26/27, c'è poco da stare allegri. Con un mercato totalmente silente in entrata - e che fin qui in uscita ha fatto registrare la pesante partenza di Dominic Zwerger, attuale miglior realizzatore dell'HCAP con 12 gol - il club biancoblù non può dormire sonni tranquilli nemmeno sotto questo aspetto. Perché si sa quanto nel nostro hockey le stagioni successive si costruiscono con largo anticipo. In tal senso, non si possono certo addossare colpe al direttore sportivo a interim Alessandro Benin, salito in cattedra da poche settimane quando ormai i pezzi pregiati del mercato (quelli accessibili anche per un club come l'Ambrì) si erano già accasati altrove o stavano trattando un eventuale arrivo in Leventina con l'ormai ex ds Paolo Duca.

Il 2026, dunque, si appresta ad iniziare con tantissime incognite dalle parti della Gottardo Arena. Presidente, direttore sportivo e allenatore: tre figure che in una società sportiva sono i perni per il buon funzionamento della stessa. Tre figure, tutte quante, che ad Ambrì oggi sono pesantemente "pericolanti". Motivo per cui saranno mesi delicati, dai quali dipenderà il futuro dell'HCAP. L'unica certezza, oggi, come sempre nella storia dell'Ambrì, è l'entusiasmo e il sostegno incondizionati che da sempre gravitano attorno al club.

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